Archive for the ‘cattolici’ Category

30 Maggio ore 17 – UPTER – Roma – Accattoli-Rusconi

Contra Franciscum

pro Franciscum.

5° incontro dei due giornalisti, e con questo quattro incontri si saranno svolti completamente fuori dall’ambiente di vita della comunità ecclesiale che sarebbe legittimamente la vita parrocchiale.

Una sorta di match in cui il giornalista Rusconi cerca di mettere il carico da 100 contro quasi ogni gesto e parole intorno a papa Francesco e il giornalista Accattoli presente a mostrare la non veridicità di fatti spesso artefatti dallo stesso Rusconi.

Fondamentalmente,
assistere a questi incontri dà l’idea di trovarsi in un’aula di un Tribunale Penale,
Giuseppe Rusconi è la pubblica accusa, e farà tutto quanto gli è possibile per convincere delle sue accuse contro papa Francesco.

In chi ascolta si fa strada un senso di impotenza nella incapacità di dialogo sulla ricerca del buono, quando non c’è perggior sordo di chi non vuol sentire.

Diversi atteggiamenti appaiono ridicoli.

    • In ogni incontro, lo sventolare di Rusconi di ogni rivista di gossip o quotidiano o stampa che parli di papa Francesco
    • o il suo interrompere molto spesso il suo interlocutore.

Rusconi appare a suo agio in incontri di piccolo pubblico.

Diversamente, l’unica volta in cui si è trovato a confrontarsi con un’assemblea parrocchiale in cui le persone non si sono fatte intimidire dai suoi sproloqui e con lui si sono relazionati, li ha pubblicamente tacciati di “fremente curva bergogliana” sul suo sito “RossoPorpora”.

Rusconi aveva prospettato un probabile incontro con Accattoli nella Parrocchia di s. Ippolito, che lui per mettere le mani avanti ha già etichettato come bergogliana. Un’altra curva bergogliana?
Quindi dove, probabilmente, non si sente in ambiente favorevole.

Vorremmo capire!

Per Giuseppe Rusconi le comunità ecclesiali delle parrocchie sono “curve bergogliane” ?

Dunque “la vera chiesa” si esprime soltanto in piccoli gruppi
di salotto?
di libreria?
di cenacolo Lepantino?
di blog alla Maria Guarini? Alla Raffaella Papale? Alla Magister/Socci?

Annuncio di Giuseppe Rusconi del prossimo 5° incontro:
http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/698-card-bagnasco-l-ultima-prolusione-e-l-ora-del-risveglio.html

E’ morto Christian Albini

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Christian ALBINI
è morto nella notte tra domenica e lunedì 9 gennaio.

Aveva 43 anni, una moglie e tre bambini.

Era insegnante, collaboratore di riviste (Aggiornamenti Sociali, Jesus…), conferenziere, responsabile diocesano.

Insegnava a costruire ponti per incontrarsi.

Era libero da pregiudizi.

Le sue parole regalavano pace, riconciliazione, costringevano ciascuno a ripensarsi, a riformarsi.

Signore, ti prego,
se ti sei preso Christian,
dacci un altro come lui.

Non farci sentire, Signore, più soli!

e
ora, mi sento più solo….
e
a te affido Signore il futuro della sua famiglia.

____________________

Il funerale si svolgerà martedì 10 gennaio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di san Giacomo in Crema.

____________________

 

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Scriveva Christian il 4 gennaio 2017, pochi giorni prima di morire:


“Nella pace mi corico e presto mi addormento

solitario nella speranza mi fai riposare, Signore (Sal 4,9).


La pace spesso non c’è.
Vivere è anche lottare per conservare la speranza.


Soli con la speranza, quando tutto ciò che hai.
La battaglia della fede è anche perseverare a sperare,
anche quando la speranza è un filo esile o manca del tutto.”

______

http://sperarepertutti.typepad.com/sperare_per_tutti/2017/01/solitari-nella-speranza.html#comments

IL BLOG DI Christian – “sperare per tutti”
http://sperarepertutti.typepad.com/

https://twitter.com/Sperarepertutti

http://sperarepertutti.typepad.com/sperare_per_tutti/2017/01/solitari-nella-speranza.html#comments

Informazioni:
______________

Christian Albini: https://twitter.com/search?q=christian%20albini&src=typd

Enzo Bianchi: https://twitter.com/enzobianchi7/status/818260322624606208/photo/1

 

Crema, è morto il teologo e blogger Christian Albini: aveva 43 anni

http://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/christian-albini-morto-1.2805256

https://www.cremaoggi.it/2017/01/09/lutto-in-citta-e-deceduto-christian-albini-teologo-professore-e-volontario-dal-cuore-grande/

http://www.today.it/cronaca/morto-christian-albini-enzo-bianchi.html

 

Il teologo con i piatti da lavare:

http://www.credere.it/n.-14-2016/christian-albini.htm

Christian Albini, il teologo della porta accanto:
(Famiglia Cristiana)

http://www.famigliacristiana.it/articolo/christian-albini-il-teologo-della-porta-accanto.aspx

Ciao Christian:

http://www.paoline.it/news/novita-libri/1485-ciao-christian.html?platform=hootsuite

 

La misericordia? Per Christian era una questione di sguardi
(Radio Vaticana)

http://it.radiovaticana.va/news/2017/01/09/la_misericordia_per_christian_era_una_questione_di_sguardi/1284605

Grazie Christian del tuo «tempo per vivere»

http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=2548

Lo sguardo della Misericordia.
In ricordo di Christian Albini

http://www.farodiroma.it/2017/01/09/lo-sguardo-della-misericordia-in-ricordo-di-christian-albini/

Ci ha lasciato CHRISTIAN ALBINI

http://www.ilnuovotorrazzo.it/read_news.asp?id=18018

Crema, comunità di san Giacomo in lutto. Domani l’ultimo saluto a Christian Albini

http://www.cremaonline.it/cronaca/09-01-2017_Crema,+ultimo+saluto+a+Christian+Albini/

Sul blog l’addio di Christian, docente e teologo

http://www.inviatoquotidiano.it/articolo.php?title=sul-blog-l-addio-di-christian-docente-e-teologo

http://ilsismografo.blogspot.it/2017/01/italia-e-morto-43-anni-christian-albini.html

Ciao Christian, ci mancherai
(Valeria Fedeli, Ministro)

http://www.valeriafedeli.it/christian-albini/

E’ in Paradiso Christian Albini

http://www.noisiamochiesa.org/e-in-paradiso-christian-albini/

Christian Albini è mancato, l’ho saputo ora.
(Laura Puppato)

https://www.facebook.com/permalink.php?id=172965536126348&story_fbid=1260985927324298

È morto Christian Albini, teologo in dialogo con i cristiani LGBT

http://www.gionata.org/e-morto-christian-albini-teologo-in-dialogo-con-i-cristiani-lgbt/

Nella storia di Christian Albini l’ultima parola è alla speranza

https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/nella-storia-di-christian-albinil-ultima-parola-e-alla-speranza

Addio al professore, chiesa stracolma

http://www.crema-news.it/articoli/addio-al-professore-chiesa-stracolma

christian-albini-funerali

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christian-albini-rsi-svizzera-cattolica
Le parrocchie sono ancora a formato di prete
e non ancora a formato di famiglie

(Christian Albini) – 26 Dic. 2015

https://www.catt.ch/famiglie-viaggio-vacanza-la-pastorale-familiare-umbria-26-12-2015/
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youtubeChristian Albini
su Youtube

https://www.youtube.com/results?search_query=%22christian+albini%22

LIBRI

 

 

larte-della-misericordia-c-albini

 

cerco-parole-buone-c-albini  benedire-la-vita-c-albini

una-pausa-con-dio-c-albini

quaresima-e-pasqua-albini-steccanella

il-male-c-albini

l-umanita-di-gesu-c-albini-jpg

sopportare-pazientemente-le-persone-moleste-c-albini

guida-alla-lettura-evangelii-gaudium-c-albini

Le nuove opere di Misericordia, un Anno Santo per capire

Accattoli nella Parrocchia Parrocchia di. S. MARIA IMMACOLATA E S.GIOVANNI BERCHMANS 53

Diario di Giovedì  7 aprile 2016

Un anno di Misericordia e le opere della misericordia e della carità,
– il nuovo modo di dire le opere nel secolo odierno,
– il nuovo modo di riconoscerle,
– il nuovo modo di viverle,
nell’assoluta continuità
tra
le parole dell’emerito papa Benedetto XVI

e
le parole di papa Francesco riprese dal lessico del papa emerito.


Queste le riflessioni di Luigi Accattoli,
nella Preghiera di Famiglia dedicata alla Misericordia con tema “La Carità: testimonianza di Misericordia”
stasera alle 21
nella Parrocchia dell’Immacolata nel famoso quartiere s. Lorenzo.
.

Non è potuta sfuggire una espressione di dolore da parte di Accattoli,
nel testimoniare l’appello alla carità di papa Francesco, Vescovo di Roma,
affinchè
tutte le parrocchie,
gli Istituti Religiosi,
i santuari
della Diocesi di Roma,
si muovessero ad accogliere persone e famiglie di rifugiati.

Su 336 parrocchie circa, a distanza di mesi, soltanto circa 10 parrocchie sono riuscite a fare accoglienza,
perché
la carità è stata “impantanata” in un accordo burocratico farraginoso

tra Diocesi di Roma e Prefettura

come se la carità avesse bisogno di volta in volta
del benestare e dell’assenso della Prefettura.

In fondo è meglio accogliere “in sicurezza”!

Già!
Tutto il contrario dell’insicurezza della carità evangelica.

Le parrocchie che vogliono venire fuori dal pantano burocratico per rendere operativa la misericordia nei confronti
– di chi ha fame,
– di chi ha sete,
– di chi è senza vestiti,
stanno cercando di capire come uscire dalla rete oppressiva della burocrazia,

che rende inutilizzabile l’appello di papa Francesco.

 

Parrocchia di. S. MARIA IMMACOLATA E S.GIOVANNI BERCHMANS 54

 

I troll del blog Accattoli

TROLL - jesus armed

Il troll in casa del Vaticanista

Ricevo da un commentatore tradizionalista del Blog del vaticantista Accattoli

Gavroche? o forse Federico/Franti

gavroche@alice.it
194.185.82.122
Inviato il 22/10/2014 alle 15:18


Te le ha suonate eh, il buon Accattoli?
A dire il vero non ho mai visto tanta aggressività malata come quella che hai esibito con quel tale.
Forse pensavi di averne il diritto e credevi che quel blog fosse tuo terreno di caccia.
Ti compatisco e ti auguro una pronta (sic!) guarigione.

____________________
P.S.

Il tale a cui si riferisce il commentatore
è il seminarista del Seminario di Cagliari, Giovanni Mandis
che interviene nei blog
Accattoli (vaticanista),
Tornielli (vaticanista),
Messainlatino (tradizionalista),
Chiesaepostconcilio (tradizionalista)

soltanto per scrivere di:
preti
talare/sottana dei preti
omosessuali pervertiti anche nella sola tendenza.

Ma l’argomento principe su cui si sofferma di più è la sessualità omo,
in cui riconosce che la stessa tendenza è perversione,
come lui vuole dimostrate dalle scienze sperimentali.

Il Giovanni Mandis si fa autorevole della sua laurea in Scienze Naturali (piante)
e di essere un seminarista (studia per diventare prete).

Vedi :

ACCATTOLI
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2014/10/13/il-sinodo-vuole-cogliere-il-buono-ovunque-affiori/#comments

TORNIELLI
http://2.andreatornielli.it/?p=421

MESSAINLATINO
http://blog.messainlatino.it/2010/05/livio-o-don-livio.html

UAAR
http://www.uaar.it/news/2010/01/25/lettera-uaar-ministro-giorgia-meloni/

 

La Rivista IL REGNO,

apre un blog sul SINODO.

.

L'indice del Sinodo - Blog de IL REGNO

clicca sull’immagine per andare nel Blog “L’indice del Sinodo”

Sto studiando per imparare a morire – Antonio Thelung

Sto studiando per imparare a morire - Antonio Thelung 1 Sto studiando per imparare a morire - Antonio Thelung 2


Roma, presentazione del libro


«Sto studiando per imparare a morire»,
di Antonio Thelung
Martedì 3 Giugno 2014 – ore 18.30
Centro Russia Ecumenica
Borgo Pio, 141

ROMA


Interverranno:
Carlo Molari, teologo,
Giovanni Creton, Oncologo,


Coordina:
Vittorio Sammarco

SARÀ PRESENTE L’AUTORE

Autobiografia di un cattolico marginale – Giovanni Franzoni

Autobiografia di un cattolico marginale - Giovanni Franzoni


presentazione del libro
«Autobiografia di un cattolico marginale»,
di Giovanni Franzoni
Martedì 20 Maggio 2014 – ore 17.00
Sala “Pietro da Cortona” in Campidoglio

ROMA


Relatori:
Padre Innocenzo Gargano – Benedettino camaldolese
Prof.ssa Francesca Brezzi – Docente di Filosofia Morale presso l’Università Roma Tre
Presiede:
Raniero La Valle – Ex direttore de “l’Avvenire d’Italia”

SARÀ PRESENTE L’AUTORE

In ascolto delle persone

Giannino Piana - Verbania Pallanza

Papa Francesco e la cultura della guerra tra i cattolici

church culture wars


…. Francesco e Obama sanno bene che ci sono guerre che non sono mai cessate:


le “ culture wars” lanciate dal cattolicesimo americano negli anni Ottanta,
e specialmente dai vescovi nominati in un trentennio da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI.


La conseguenza è stata la polarizzazione della Chiesa in due partiti,
e una drammatica Reductio del messaggio morale del cattolicesimo e del cristianesimo
alla questione dell’aborto e del matrimonio.


Papa Francesco è arrivato a scompaginare quelle trincee, e lo shock di molti cattolici (e di gran
parte dei vescovi) americani ha portato alla superficie la situazione di spaccatura all’interno di
quella Chiesa e di quel paese. …


Per ogni cattolico
(laici e suore specialmente) entusiasta della riforma sanitaria di Obama


ci sono altrettanti cattolici
(il blocco rappresentato dai vescovi specialmente)


che hanno visto nell’amministrazione Obama una cultura politica anti-cattolica,
tesa a ridurre la “libertà religiosa” dei cattolici americani “costretti”
dalla riforma ad avere un’assicurazione sanitaria
e quindi a negoziare col proprio datore di lavoro (che eroga come beneficio la polizza di assicurazione
sanitaria) l’accesso a pratiche mediche attinenti alla contraccezione e all’aborto.


Il “problema americano” di Francesco
deriva invece dalle fasce di opposizione contro il nuovo pontificato,
opposizione in gran parte proveniente dal cattolicesimo conservatore a stelle e strisce,
che vede nel papa succeduto a Ratzinger un pericoloso pacifista sul fronte delle “culture wars”.


L’America è un luogo cruciale per il pontificato della “chiesa-mondo”,
perché collocata all’intersezione di due mondi
– tra l’occidente cristiano del pensiero e della fede debole
e il resto del mondo dove si ricomincia a “credere ferocemente” (come ha scritto con
efficacia il teologo Pierangelo Sequeri).


All’interno del cattolicesimo nel mondo anglofono,
l’avvento di papa Francesco coincide e
contribuisce a disegnare una nuova mappa delle linee di faglia,
delle autodefinizioni e delle definizioni reciproche rispetto al rapporto tra chiesa, mondo e politica.


Ma vi sono anche origini comuni e traiettorie divergenti.
Francesco e Obama sono spiritualmente due cristiani “liberazionisti”, in modo diverso figli della teologia della liberazione, e politicamente eredi del mondo post-Reagan e post-Thatcher.


Francesco è rimasto più fedele di Obama a quelle radici “antagoniste”,
e rappresenta un Memento a Obama
non solo dell’importanza per la Chiesa dell’insegnamento morale sull’aborto,
ma anche delle conseguenze della teologia della liberazione,
specialmente nel senso del rigetto dell’eccezionalismo americano – eccezionalismo che Obama invece ha abbracciato e non solo per questioni di convenienza politica.


Obama si è lasciato alle spalle il South Side di Chicago e quella specie di “anti-americanismo” della black liberation theology del reverendo Jeremiah Wright.


________________________
tratto da:
Le molte americhe di Francesco
di Massimo Faggioli
in “Europa” del 28 marzo 2014

http://www.huffingtonpost.it/massimo-faggioli/se-a-roma-si-incontrano-il-problema-americano-di-papa-francesco-e-il-problema-cattolico-di-obama_b_5035780.html
anche:

Fai clic per accedere a 140328faggioli.pdf

E i genitori cattolici di figli gay? (Agedo e Chiesa)

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Noi cattolici,
quando il figlio o la figlia è gay.


Fede e omosessualità.


Biella

mercoledì 26 marzo alle 21.00


presso la biblioteca diocesana

Per la serie “Dialoghi in Biblioteca”

Biblioteca Diocesana di Biella e AGEDO-Biella


I genitori di figli gay si incontrano con la diocesi, la Chiesa di Biella.


Anche tra i cattolici sono numerosi i genitori di figli omoaffettivi


Nonostante gli ostracismi
nella famiglia ecclesiale cattolica c’è lo sforzo a dialogare.


Genitori cattolici che pensavano che i gay fossero problema degli altri,
si ritrovano ad avere figli gay e nella maggior parte dei casi non sanno come comportarsi.


Nella maggior parte dei casi la famiglia ecclesiale cattolica
non offre alcun sostegno ai genitori cattolici di figli gay.


Se il genitore cattolico si rivolge al proprio prete per un consiglio
spesso trova il vuoto, quando non il rifiuto.


Genitori anche cattolici,
hanno dovuto e potuto trovare aiuto nell’associazione laicale dell’Agedo(associazione genitori di omosessuali ).


La Chiesa diocesana che è in Biella,
ha trovato questa occasione,
nell’incontro con i genitori di figli omoaffettivi negli spazi della biblioteca diocesana (nella serie “Dialoghi in Biblioteca).


In questo spazio
si porranno le domande importanti per genitori ed educatori cattolici,
come posso stare vicino al mio figlio o figlia omosessuale o ai ragazzi omosessuali?


Come posso
io genitore cattolico
far accogliere nella mia Chiesa mio figlio o mia figlia omosessuale.


Come posso io genitore cattolico
aiutare gli altri genitori a non sentirsi soli
dinanzi all’omosessualità del proprio figlio o della propria figlia?


Aiutare i genitori cattolici
a comprendere il cammino di fede cattolica dei propri figli omoaffettivi.


Per i genitori cattolici, il tempo odierno,
è particolarmente difficile
a causa di radicali contrapposizioni e rifiuti posti in essere da diverse parti della gerarchia cattolica
e da laici cattolici integralisti.


Allo stesso tempo i genitori cattolici vogliono capire come nella Chiesa i figli gay possano dare testimonianza concreta della propria fede,
facendosi conoscere e apprezzare per prima cosa come persone,
e farsi accogliere nella propria identità-affettiva sessuale.


In questo incontro,
sarà presente Don Ermis Segatti,
che fu incaricato, dall’allora vescovo della Chiesa di Torino Mons. Poletto,
nella pastorale familiare, di seguire il dialogo e l’incontro con i cattolici anche omoaffettivi.


Nonostante il gran rumore delle fasce integraliste,


noi cattolici,
noi anche chiesa cattolica,
in diverse parti d’Italia e del mondo,


stiamo riuscendo da anni a lavorare perché i cattolici gay non vivano più nella schizzofrenia,
e abbiano pienamente dignità a vivere la fede cattolica e la propria vita affettiva.


La crescita di una foresta non fa rumore…..

BIELLA - la chiesa del Vescovo - s. Stefano Cattedrale

http://www.piazzaduomobiella.it/joomla/index.php?option=com_eventlist&view=details&id=235:don-ermis-segatti-fede-e-omosessualita

Francesco – plausi, ferocità, silenzio

applause

(…)

Plauso universale nei media,


se Francesco parla di comunione ai divorziati risposati o
nomine di donne a posti importanti,


e silenzio persistente
quando il pontefice tocca le
piaghe dell’attuale meccanismo economico-finanziario.


Il papa invece insiste.

(…)
La comunità Giovanni XXIII
(fondata da don Benzi)
venerdì prossimo organizza a Roma,
partendo da piazza Santi Apostoli, una Via crucis
per le “donne crocifisse”:

vittime internazionali del traffico che le avvia alla prostituzione.

Due terzi dei “nuovi schiavi”
sono infatti donne,
uno su cinque è un bambino.

Marceranno insieme
Caritas diocesana,
neopentecostali del Rinnovamento dello Spirito,
Sant’Egidio,
neocatecumenali,
le suore dell’Usmi
e molti altri gruppi.

Un piccolo concilio per non fare finta di niente.

___________________
Tratto da:
Cristiani e musulmani insieme contro la tratta di esseri umani
di Marco Politi
in “il Fatto Quotidiano” del 20 marzo 2014
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140320politi.pdf

________________________
Commento mio personale:

Caro Politi,

C’è l’altra parte di mondo su questa terra occidentale,
quello
– reazionario
– conservatore
– religioso-tradizionalista
– dei Matzuzzi, De Matteis, Gnocchi-Palmaro,

che è feroce con Francesco
se parla di comunione ai divorziati risposati o
nomine di donne a posti importanti,

e silenzio persistente
quando il pontefice tocca le piaghe dell’attuale meccanismo economico-finanziario

Anzi,
anche feroce irrritazione

quando Francesco parla di

  • poveri,
  • immigrati,
  • schiavi,
  • abbandonati,
  • slum,
  • favelas

Le contraddizioni ideologiche dei cattolici
verranno ancora più alla luce,
vero, Politi ?
.

Famiglia. I vescovi passano dall’omertà alla responsabilità ?

family

………………………………………………………….
IRLANDA – Conferenza dei vescovi

 

L’argomento Famiglia/questionario dal Vaticano ?
E’ affare del Vaticano
non dei cattolici.

Ma qualche vescovo non vuole allinearsi all’atteggiamento omertoso e ha rotto le righe.

La Conferenza dei Vescovi crolla e rilascia una nuova dichiarazione.

(Secoli di atteggiamento omertoso nella casta gerarchica non si cambiano dalla notte alla mattina.)
………………………………………………………….

.


I vescovi irlandesi
hanno ribaltato la loro decisione
di non pubblicare una dichiarazione sui risultati del questionario vaticano sulla vita familiare.


La dichiarazione che hanno pubblicato il 13 marzo sul questionario,
diffuso in preparazione al sinodo dei vescovi sulla vita familiare previsto per ottobre,
evidenziava la centralità della sana vita familiare nella missione della chiesa e ammetteva “le immense sfide affrontate dalle famiglie in Irlanda”.


Le lotte delle famiglie irlandesi,
hanno detto i vescovi,
sono
“problemi che nascono

  • da gravi difficoltà finanziarie,
  • disoccupazione ed
  • emigrazione,
  • violenza domestica,
  • abbandono e
  • altre forme di abuso,
  • infedeltà”
  • ed un limitato sostegno dello Stato per matrimonio e famiglia.


I vescovi hanno anche ammesso
che l’insegnamento della chiesa può talvolta essere una sfida,
viste le risposte di alcuni che vedono tale insegnamento
disconnesso dalla reale esperienza di vita”.


“Molti hanno espresso particolari difficoltà

  • sull’insegnamento relativo al sesso al di fuori del matrimonio e
  • alla coabitazione di coppie non sposate,
  • su divorzio e seconde nozze,
  • pianificazione familiare,
  • riproduzione umana assistita,
  • omosessualità.


L’insegnamento della chiesa
in questi ambiti sensibili viene sentito spesso come non realistico,
né compassionevole o rispettoso della vita”.


I vescovi hanno detto di avere una responsabilità
“nel presentare fedelmente l’insegnamento della chiesa sul matrimonio e sulla famiglia in un modo positivo e coinvolgente,
pur mostrando compassione e misericordia
verso coloro che trovano difficoltà nell’accettarlo”.


I vescovi concludono incoraggiando
“tutti i fedeli ad impegnarsi in un continuo dialogo e
discussione in questi ambiti critici”.


Hanno annunciato che il Consiglio per Matrimonio e Famiglia dei vescovi irlandesi
ospiterà una conferenza su famiglia e matrimonio il 14 giugno.


I vescovi hanno deciso di pubblicare la dichiarazione dopo aver discusso il questionario sul sinodo
dei vescovi di ottobre durante la loro assemblea di primavera a metà marzo.


Hanno deciso di pubblicare la dichiarazione
“per riconoscere e ringraziare i fedeli che hanno partecipato al questionario”,
ha detto Martin Long, il portavoce dei vescovi irlandesi.


Quando la conferenza episcopale
aveva inviato la sua relazione al Vaticano in febbraio,
i vescovi avevano detto che i risultati erano
“un argomento per il sinodo dei vescovi e
non per la chiesa locale”.


Ma almeno due vescovi hanno rotto il silenzio
prima della dichiarazione di marzo.


L’arcivescovo Michael Neary di Tuam
ha pubblicato una relazione della sua consultazione con la chiesa locale nella sua rivista
New Dawn il 20 febbraio.


L’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin
ha parlato del questionario il 27 febbraio in un incontro al Holy Cross College,
il seminario maggiore di Dublino.


Neary ha riferito che l’insegnamento della chiesa
è, per la maggior parte, ben compreso, ma generalmente non accettato“.
Alcuni “cambiamenti strutturali nella società” sono stati “positivi per la vita familiare e dovrebbero essere ben accolti, mentre altri sono seriamente dannosi”, ha aggiunto.


“In una società che è diventata meno amica delle famiglie”,
Neary ha anche trovato un forte invito alla chiesa “a sostenere ed curare ogni vita familiare in tutti i suoi stadi e lotte e difficoltà”.


All’Holy Cross College,
Martin ha detto che l’insegnamento cattolico
sul controllo delle nascite,
sulla coabitazione,
sulle relazioni tra persone dello stesso sesso e
sul divorzio
“è lontano dall’esperienza della vita reale delle famiglie
– e non solo per persone giovani”.


Molti di coloro che hanno risposto a Dublino,
riferisce Martin,
“hanno detto che l’insegnamento
appare come non praticabile in relazione alle difficoltà da affrontare giorno per giorno, e
che è al massimo un ideale irrealistico.
Sembra che ci sia un divario tra la teoria e la pratica”.


Mentre chiaramente c’era tra coloro che hanno risposto
“esitazione, non facilità e opposizione” al matrimonio tra persone dello stesso sesso, “molti sentivano che ci sarebbe una via nel riconoscimento di unioni stabili tra persone dello stesso sesso”.


Brendan Butler,
di “Noi siamo Chiesa” in Irlanda,


ha salutato con favore la dichiarazione della conferenza episcopale,
definendola un “cambiamento di opinione”.


“È stata la pressione dei fedeli cattolici irlandesi
a condurre a questa metanoia”,
ha detto Butler.


“La gente faceva notare l’esempio delle conferenze
della Germania,
della Svizzera e
del Giappone
che non avevano avuto paura di affermare la loro autonomia episcopale nell’essere trasparenti e
responsabili nei confronti dei loro fedeli”.

Durante il pontificato di Francesco,
ha detto Butler,


i cattolici irlandesi
non vogliono sentire che i vescovi irlandesi
si rifiutano
“di divulgare ciò che, dopo tutto,
erano i punti di vista del popolo cattolico,
che si aspettava di essere informato
piuttosto che sentirsi dire che prevaleva ancora il vecchio ordine di una severa segretezza clericale”.


“Fortunatamente,
ha prevalso l’apertura dello Spirito di Dio”,
ha detto.


“Forse ora
anche altre conferenze episcopali
rispetteranno il sensus fidelium dei loro fedeli cattolici e pubblicheranno le opinioni meditate della loro gente”.
.

__________________________
Tratto da:

Vescovi irlandesi:
il questionario vaticano rivela le sfide che le famiglie affrontano
di Dennis Coday
in “ncronline.org” del 18 marzo 2014 (traduzione: http://www.finesettimana.org)
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140318nientiedt.pdf

La famiglia – Finalmente nella chiesa si discute LIBERAMENTE

Ma la libertà di confronto tra confratelli vescovi
fa incazzare il Cardinal Caffarra:
“Mi meraviglia profondamente
il fatto che,
in questo dibattito,
anche eminentissimi cardinali non tengano in conto….”

www.ilfoglio.it

IL VANGELO DELLA FAMIGLIA
Walter Kasper

Walter Kasper IL VANGELO DELLA FAMIGLIA

libreria Coletti:

Autore: KASPER WALTER
Editore: QUERINIANA
Data di pubblicazione: Marzo 2014
Collana: GDT
Codice: 9788839908711

Prezzo€ 9,00

Il libro è un autorevole strumento di preparazione
al Sinodo romano sulla famiglia (2014-2015).

Il libro comprende:

1. Il testo integrale della Relazione introduttiva al dibattito concistoriale, munita di una Premessa, di Walter Kasper;

2. La relazione è seguita da due Appendici:
«Appendice I. Fede implicita»;
«Appendice II. La prassi della Chiesa dei primordi»;

3. Le Considerazioni conclusive al dibattito, svoltosi all’interno dell’assemblea concistoriale, di Walter Kasper;

4. Conclude il libro un Epilogo: «Che cosa possiamo fare?».

.

.

«Il presente volumetto
non intende anticipare la risposta del Sinodo.
.

Vuole piuttosto confrontarsi con le domande e preparare basi per discuterne.
.
.

A una risposta, che speriamo unanime,
possiamo giungere solo attraverso la comune riflessione sul messaggio di Gesù,
attraverso uno scambio – disponibile all’ascolto –
di esperienze e argomenti,
e soprattutto attraverso la comune preghiera»
(W. Kasper).
.

____

Walter Kasper in Radio Vaticana:

«propongo una via al di là del rigorismo e del lassismo:
è ovvio
che la Chiesa non si può adattare soltanto allo “statu quo”,
ma non di meno dobbiamo trovare una via di mezzo che era la via della morale tradizionale della Chiesa.
.

Ricordo soprattutto Sant’Alfonso de’ Liguori, che voleva questa via tra i due estremi, e questa è quella che dobbiamo trovare anche oggi;

è anche la via di San Tommaso d’Aquino nella sua “Summa Theologica”:
quindi, mi trovo in buona compagnia, con la mia proposta.

Non è contro la morale,

non è contro la dottrina

ma piuttosto a favore di un’applicazione realistica della dottrina alla situazione attuale della grande maggioranza degli uomini,
e per contribuire alla felicità delle persone.

(…)

ovvio
che ci sono persone e gruppi che hanno un interesse politico contro la famiglia: questo è chiaro.

Ma la Chiesa è sempre stata contestata, in tutta la sua storia.

Ma non ci sono soltanto questi interessi ideologici e politici:

ci sono anche problemi economici,
problemi che riguardano le condizioni lavorative
e che oggi sono molto gravi.

Le condizioni di vita nella società sono cambiate

molto e molti hanno difficoltà a realizzare il proprio progetto di felicità.

La maggioranza dei giovani, però,
vuole un rapporto stabile,
una famiglia stabile,
ma non ci riesce;

e la Chiesa, a sua volta,
deve aiutare le persone che si trovano in difficoltà.

(…)

la dottrina della Chiesa è un fiume che si sviluppa

e così anche la dottrina sul matrimonio si è sviluppata.

Così penso che questo attuale sia un passo simile a quello del Concilio,

dove c’erano posizioni della Curia Romana
contro l’ecumenismo e
contro la libertà religiosa;

il Concilio ha conservato la dottrina vincolante – e anche qui, io voglio conservare la dottrina vincolante –

ma
ha trovato una via per superare quelle questioni e

ha trovato una via d’uscita.

Ed è quella che anche noi dobbiamo trovare, oggi.

E così, non si tratta di una novità,
quanto di un rinnovamento della prassi della Chiesa,
che è sempre necessario e possibile.

(…)

D.
La sua relazione ai cardinali dovere rimanere riservata e invece è uscita sulla stampa. E ha riacceso un dibattito …

R.
Ma sì,
è necessario avere un dibattito,

e in realtà lo aspettavo e

l’avevo detto anche al Papa:
all’inizio, ci sarà un dibattito.

E il Papa ha detto:
“Va bene.
Vogliamo un dibattito.
Non vogliamo una Chiesa che dorme,
vogliamo una Chiesa vivace”.

Questo è normale.

Ma non era un documento segreto:

un testo che è nelle mani di 150 persone non può essere segreto,
sarebbe molto irrealistico e utopico.

Quindi, io ho pensato di pubblicare il testo e

mi è stato detto che ero libero di pubblicarlo.

Ma quello che ha fatto un quotidiano italiano,
cioè pubblicarlo senza autorizzazione, è contro la legge.

Secondo me,
in questo modo

hanno sabotato la volontà del Papa.

Loro vogliono chiudere la discussione*,

mentre il Papa vuole una discussione aperta nel Sinodo.

Poi, dipenderà dal Sinodo e dal Papa, il risultato.

Io ho fatto una proposta,
come mi ha richiesto di fare il Papa,
e si vedrà come procederà la discussione,
nei prossimi due anni.»

____
 *
(Ovviamente 
si riferisce al quotidiano Il Foglio 
dell'Ateo-devoto Giuliano Ferrara, 
che con suoi articolisti e scoop d'occasione 
mira a condizionare o chiudere la libertà di parola 
nella chiesa 
servendosi anche di tutti i suoi corifei catto-tradizionalisti 
come i vari Gnocchi-Palmaro)
____
fonti:
http://it.radiovaticana.va/news/2014/03/10/sinodo_sulla_famiglia:_il_card._kasper_spiega_le_sue_proposte/it1-780174

http://www.queriniana.it/blog

Ammazzate quel prete (19 marzo del 1994)

Oggi ricorre il XX anniversario dell’omicidio
di don Peppe Diana.

Don Peppe Diana 3

Brutalmente ammazzato dalla camorra il 19 marzo del 1994
a soli 36 anni nella sua chiesa di San Nicola di Bari.

Don Peppe Diana

Non ricordare?
L’allora Corriere di Caserta,
con il titolone
“Don Peppe Diana era un camorrista!”

“al Sud alcuni quotidiani e cronisti si siano fatti megafono delle istanze dei clan, delle loro volontà” …
“le dinamiche dell’informazione locale in Campania”
(Roberto Saviano)
.
Il dubbio
è la pratica culturalmente mafiosa
più abusata dalla società civile
per isolare i vivi e riseppellire i morti.
.
Una pratica che hanno esercitato con arte
i corleonesi contro i magistrati,
la camorra contro Don Peppe Diana,
i suoi stessi colleghi contro Giovanni Falcone,
la finanza deviata contro Giorgio Ambrosoli e poi Mauro Rostagno, Peppe Fava, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rita Atria, Antonino Scoppellitti…

ma ci sono anche i vivi….
Roberto Saviano, Pino Maniaci, Rosario Crocetta, Vincenzo Conticello, Piera Aiello, Pino Masciari, Lirio Abbate…

.
don Peppe Diana

Il suo impegno antimafia, le sue denunce, la sua ricerca di verità e giustizia non sono stati vani.
Il suo esempio e la sua memoria hanno nutrito coscienze ed educato le passioni di intere generazioni,
trasformandosi in testimonianze concrete di cambiamento e voglia di riscatto. Liberazione e rinascita.

Sui beni confiscati alla camorra in provincia di Caserta,
sono infatti nate “le terre di don Peppe Diana – Libera Terra Campania”.

Cooperative sociali e di giovani che tornano a mettere insieme
la memoria,
l’impegno e
la responsabilità collettiva
con il lavoro e la legittima aspirazione a un buon vivere.

Sono i frutti d’impegno di don Peppe, che continuano a ripulire e profumare quell’aria irrespirabile in cui spesso vengono annegate le speranze e le coscienze di molti.

Decine di migliaia sono le vittime di mafia.
(…)
.
In tutta Italia il 21 marzo si celebra la giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le
vittime innocenti delle mafie.

Il giorno dopo, il 22 marzo, a Latina si terrà la manifestazione nazionale insieme a più di 700 familiari delle vittime di mafia. Istituita nel 1996, la giornata della memoria promossa da Libera, da Avviso Pubblico e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica è alla sua XIX edizione.
.
Quest’anno a ricordare i loro nomi durante la veglia di preghiera del 21 marzo
ci sarà anche un ospite speciale, papa Francesco.
Per la prima volta un pontefice ha voluto presiedere la veglia insieme alle centinaia di
familiari delle vittime
nella parrocchia di San Gregorio VII alle 17:30.
Un fatto nuovo e importante.

.
_____________________
tratto da:
Don Peppe Diana, il seme dell’antimafia
di Giuseppe De Marzo
in “il manifesto” del 19 marzo 2014

http://ilmanifesto.it/don-peppe-diana-il-seme-dellantimafia/

http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140319demarzo.pdf

_____________________

ma vedi anche:

http://www.caiazzorinasce.net/2014/03/piedimonte-matese-cronache-di-caserta.html

http://www.giuliocavalli.net/2009/08/03/lonorevole-pecorella-don-diana-e-quel-gioco-antico/

Giornalista cattolico ucciso da un Italiano, in Irlanda

.kill

Diversi modi di dare la notizia.

(IRLANDA) Villetta della periferia residenziale di Dublino.

Gli agenti di polizia si sono trovati davanti una scena inimmaginabile, intorno alle due del mattino di ieri

Saverio Bellante, 34enne di Palermo, che ha subito confessato: “Sono colpevole”

Ammette di aver ucciso il suo padrone di casa Tom O’Gorman di 39 anni dopo una discussione durante una partita di scacchi.

l’Irish Independent riferisce che la vittima è stata pugnalata più volte con un coltello da cucina. Il corpo dilaniato.

L’uomo che ha confessato l’omicidio
avrebbe anche detto alla polizia di aver “mangiato il cuore” della sua vittima.

Dalla autopsia risulta tuttavia che l’organo fosse intatto ma che invece dal corpo di O’Gorman mancasse un polmone.

Il Sun: “E’ uno degli episodi di violenza più orribili nella storia irlandese”.

Bellante lavorava a Dublino dal 2011 presso l’azienda farmaceutica ‘Allergan’ come assistente della clientela.

O’Gorman aveva in passato lavorato come giornalista per una pubblicazione cattolica, The Voice, mentre negli ultimi sette anni aveva lavorato in qualità di ricercatore per un’organizzazione, lo Iona Institute, che promuove la religione nella società.
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/14/news/orrore_a_dublino_italiano_uccide_coinquilino_e_cerca_di_mangiarne_il_cuore-75863729/

Napoli, 1-2 marzo – convegno

i poveri sono nelle nostre città

Il vangelo è annunciato ai poveri

Con Francesco nelle periferie dell’esistenza

NAPOLI, 1-2 Marzo 2014

 

IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO

Uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale

[www.statusecclesiae.net]

 SESTO INCONTRO NAZIONALE

 Casa “S. Ignazio” – Villa Cangiani – (Viale S. Ignazio di Loyola, 51)

 

Alle amiche e agli amici interessati a continuare l’esperienza di

percorsi di sinodalità de “Il vangelo che abbiamo ricevuto”

 

Care amiche e amici,

dopo Brescia parecchi di noi si erano posti la domanda sull’opportunità di continuare o meno.

 

Sempre più i nostri incontri si sono trasformati infatti in un convegno tradizionale e sempre meno in luoghi di comunione vissuta tra cristiani con diverse appartenenze e con diverse sensibilità, ma uniti dal primato del Vangelo di Gesù di Nazaret.

 

L’elezione del nuovo vescovo di Roma, che presiede alla carità fra le chiese, ha tuttavia introdotto una novità nella predicazione ecclesiastica.

 

Il fatto che papa Francesco abbia rimesso al centro il Vangelo annunciato ai poveri, la chiesa che esce rischiando incidenti per recarsi nelle periferie dell’esistenza, là dove si soffre,

ha introdotto una ventata d’aria fresca nella chiesa, dopo decenni di oscuramento.

 

Sono da aspettarsi indifferenza infastidita, resistenze e opposizioni.

 

Abbiamo quindi deciso di riconvocare quanti sono sensibili al primato del Vangelo annunciato ai poveri.

 

Vogliamo che trovi maggiore forza l’invito che ci viene rivolto:

 

“Una Chiesa povera per i poveri incomincia con l’andare verso la carne di Cristo. Se noi andiamo verso la carne di Cristo, incominciamo a capire qualcosa, a capire che cosa sia questa povertà, la povertà del Signore”.

 

Lo scopo dell’incontro è quello di capire meglio, a partire da esperienze concrete, cosa sia la povertà del Signore e la povertà della chiesa.

 

E lo vogliamo fare attraverso un cammino sinodale, ascoltando cioè e dando credito alla voce di tutti i cristiani.

 

Per questo la struttura del nostro prossimo incontro sarà ridotta all’essenziale:

un’introduzione al mattino,

tutto un pomeriggio dedicato all’ascolto delle esperienze,

una tavola rotonda

e l’eucaristia finale l’indomani mattina.

 

Ma l’ascolto comincia da adesso.

 

Tutti sono quindi vivamente pregati di intervenire già,

scrivendo a Licinia Magrini, licinia.magrini@gmail.com,

affinché sul sito di http://www.statusecclesiae.net

si esprimano idee,

si espongano esperienze e problemi,

e in questo modo possa essere preparata la stessa relazione introduttiva.

 

In un momento successivo saranno comunicate le notizie organizzative.

 

Si sappia intanto che l’incontro si terrà l’1-2 marzo 2014

e che il luogo è lo stesso in cui ci siamo incontrati nel settembre del 2010:

la Casa “S.Ignazio” – Villa Cangiani, a Napoli

(con possibilità di pernottamento anche la sera del 28 febbraio per chi giungerà da lontano).

 

Un caro saluto a tutti nell’attesa di leggervi e, poi, di incontrarci.

 

ANGELINA ALBERIGO – MARIA CRISTINA BARTOLOMEI – GIANFRANCO BOTTONI  – MARIO CANTILENA – ANGELO CASATI – FRANCESCO CASTELLI URSICIN G.G.DERUNGS – PAOLO GIANNONI – LUCIANO GUERZONI – LICINIA MAGRINI – GIANCARLO MARTINI – GIOVANNI NICOLINI  – ENRICO PEYRETTI – UGO GIANNI ROSENBERG -PINO RUGGIERI – FABRIZIO VALLETTI

Milano, 5 settembre 2013

 [www.statusecclesiae.net]

Il 60° di Mario Borzaga

p. Mario Borzaga

p. Mario Borzaga

21 novembre 2013

60° anniversario dei Primi Voti del Servo di Dio P. Mario Borzaga OMI

Dal Noviziato di Ripalimosani (CB), due mesi prima della Professione, lancia un messaggio, che vale anche per ciascuno di noi:

«…troverai delle difficoltà, ci devono essere per forza, ma ogni istante della nostra vita, deve essere un atto di eroismo per vincere il male, per vincere i nostri difetti, per fare la volontà del Signore, atto di eroismo ignoto a tutti, conosciuto e pre¬miato da Dio. Del resto la Madonna Immacolata nostra buona Madre, basta che noi la invochiamo, s’incarica di farci superare felicemente le difficoltà…
…Prega perché Mario sia un ardente Missionario di Cristo, vero sacerdote, vero apostolo…»
.
.

(grazie Lorenzo)

I fedeli della Chiesa Cattolica (2)

fedeli - fieles

“Da una ricerca della professoressa Linda Woodhead della Lancaster University”

… le persone non si allontanano necessariamente dalla Chiesa,
ma sviluppano nuovi modelli di appartenenza cattolica.

“I cattolici britannici, ad ogni generazione, si sono man mano allontanati da un modello di fedele cattolico come immaginato dal Vaticano.
Ciò non significa che la maggior parte sia secolarizzata o diventata atea, e neanche “non-cattolica” – significa che queste persone sono diventate cattoliche in maniera diversa”.

… I cattolici si sentono liberi rispetto al cattolicesimo romano.

Il cattolicesimo romano si attiene ad un modello che ritiene immutabile e oggi in pericolo, mentre i primi hanno forgiato un nuovo modo di essere cattolici, inserito nella cultura contemporanea”.

“Gli ultrasessantenni rappresentano un modello di ‘cattolico’ più vicino a quello ufficialmente proposto dal Vaticano nell’era ‘Wojtyla-Ratzinger’, mentre chi è al di sotto dei cinquant’anni crede, si comporta e si sente inserito in modo diverso”.

… mentre la fede in Dio rimane alta, l’andare regolarmente in chiesa tra i giovani cattolici sta declinando.

_________
Tratto da:
“Secondo un sondaggio, i cattolici britannici”
di Paul Wilkinson
in “www.thetablet.co.uk” del 15 novembre 2013 (traduzione: http://www.finesettimana.o
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131119wilkinson.pdf

I fedeli della Chiesa Cattolica

fedeli - fieles

“Da una ricerca della professoressa Linda Woodhead della Lancaster University, direttrice dei
Westminster Faith Debates”


I laici cattolici in Gran Bretagna non sono, nella stragrande maggioranza, quello che si presuppone che debbano essere.

Perfino quelli che soddisfano le minime richieste stabilite dalle “regole” cattoliche, come la partecipazione alla messa la domenica e nelle feste comandate, hanno però deviato dalla retta via su altri aspetti.

Tra i cattolici si riconosceva una rigida distinzione tra “buoni cattolici” e “cattivi cattolici”, con
questi ultimi “fuori dal recinto”, a causa della loro disobbedienza e slealtà, e i primi strettamente
osservanti addirittura fino all’ossessione.

… tale distinzione sta scomparendo.

… mediamente il gruppo di persone che frequenta la chiesa la domenica è composto quasi esclusivamente di “cattivi cattolici”.

… la distinzione tra categorie di “praticanti” e “non più praticanti” non è più significativa.

Molti cattolici frequentano la messa quasi tutte le settimane,
mentre altri lo fanno una volta al mese,
alcuni una volta all’anno, alcuni quasi mai.

Alcuni si sposano in chiesa,
mentre un numero sempre maggiore preferisce la coabitazione
o il matrimonio civile.

Sono tutte “pecorelle smarrite”?

… si sono definiti cattolici.
Fanno ancora parte della famiglia dei fedeli?

… i cattolici sono ancora una chiara minoranza che differisce in atteggiamento e pratica religiosa dalla popolazione britannica in generale.

Ciò che hanno in comune con la maggioranza è, tuttavia, un’avversione ad essere considerati “religiosi”.

I cattolici continuano ad applicare giudizi morale ai problemi a cui sono confrontati,
per loro è normale che la giustizia sociale sia messa al primo posto rispetto ad atteggiamenti più
“ufficialmente” cattolici su determinati problemi, come il matrimonio omosessuale.

I cattolici più giovani
– indipendentemente dal fatto che frequentino la messa settimanalmente o meno –
ritengono che la discriminazione è sempre ingiusta e che questo pesa maggiormente rispetto all’attenersi a modelli matrimoniali tradizionali.

Allo stesso modo, il rispetto per le scelte individuali
conta molto di più dell’insegnamento ufficiale, quando si parla di aborto o di eutanasia volontaria.

… non è un’assenza di valori morali, ma il fatto che certi valori –
come il rispetto per la coscienza individuale che, in altri contesti, ai cattolici è stato insegnato ad
ammirare – vengono diversamente applicati.

C’è la tendenza a dare sempre meno peso alla linea ufficiale della chiesa su problemi di sesso o di “vita”.

La nozione di chiesa gerarchica con accesso alla verità unicamente tramite il suo magistero
sembra stia scomparendo.

La sfida alla chiesa
non è necessariamente di trovare il modo di invertire questa tendenza,
ma di capire ciò che lo Spirito Santo,
che ispira e anima l’intero corpo dei fedeli,
sta cercando di dire tramite loro.

Come deve cambiare la Chiesa istituzionale se deve avvicinarsi al suo popolo,
e il popolo avvicinarsi ad essa?

E che cosa significa essere un “buon cattolico” nel 2013?

.
.
“I nuovi fedeli della Chiesa”
Editoriale
in “www.thetablet.co.uk” del 14 novembre 2013 (traduzione: http://www.finesettimana.org)
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131119editorialetablet.pdf

Aborto, fallimento dei cattolici e della Chiesa

abortion 8 week

Aborto di 8 settimane

Ho tagliato l’immagine su un particolare
per non sconvolgere i più sensibili

di Sean O’Malley condivido solo questo:

«Nel 1998 lessi un articolo di Paul Swope in First Things:

“Aborto: un fallimento nella comunicazione”.

Swope scelse le ricerche che mostravano le donne in gravidanze difficili che finivano per scegliere l’aborto.

Queste hanno tre opzioni a loro disposizione:

  • mantenere il bambino,
  • abortire,
  • dare il bambino in adozione.

Mantenere il bambino è spesso interpretato come una morte personale.

Dare il bambino in adozione è percepita come una opzione terribile – sono una cattiva madre, che sta mettendo il bambino in una situazione di abbandono (…).

In qualche modo dobbiamo sfondare questa visione sull’adozione, e aiutare le donne a vedere che ci sono molte coppie senza figli meravigliose e pronte per essere genitori amorevoli.

Dobbiamo fare di più per sostenere i genitori adottivi (…).

Promuoviamo anche l’assistenza post-aborto… sono così tante le donne che hanno abortito.

Queste credono di aver commesso un crimine di cui non si può parlare, imperdonabile, e convivono con quella colpa.

Dobbiamo aiutarle a trovare la via della riconciliazione, a sperimentare la misericordia di Dio.

Questa è una delle cose più belle di papa Francesco.

Egli sta mostrando come la Chiesa deve essere un “ospedale da campo “, andando fuori a raggiungere coloro che sono stati devastati dal peccato.»

Sean O’Malley – National Catholic Register

________________________________________
Io come blogger
mi rendo conto di questo:

La Chiesa istituzionale e noi cattolici,
abbiamo fallito la comunicazione sull’aborto,
perchè ne abbiamo fatto una ideologia “contro”

Il diario del Concilio – Roma 20 novembre

Il diario del Concilio

Quaderni, lettere, filmati di un evento

20 Novembre 2013
ore 18:00

Centro Pro Unione
Via Santa Maria dell’Anima, 30 – ROMA

http://www.prounione.urbe.it

Conferences_Photo_AlbertoMELLONIProf. Alberto MELLONI
Ordinario di Storia del cristianesimo, Università di Modena-Reggio Emilia
Direttore, Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Bologna

Tentazione nella Chiesa e dei cattolici

ouverture accueil

La Chiesa è sempre tentata di diventare una setta,
separata dal «mondo».

Invece di criticarlo per assimilarlo a noi, dobbiamo entrare da ospiti in casa sua.

Così il Figlio ha fatto con noi.

Le difficoltà di Pietro a superare i suoi «tabù» nei confronti di un romano,
erano, fino a pochi mesi fa,
le stesse del Vaticano ad accettare il mondo attuale,
diverso dalla Chiesa quanto un pagano da un buon giudeo di allora.

I pregiudizi culturali sono più forti di ogni fede.

Sono gli occhi stessi con cui valutiamo tutto:
sono valori innegoziabili.

Un esempio:
il santo re Davide fu perdonato di avere ucciso Uria per rubargli la donna.
Se però avesse mangiato una costina di porco, sarebbe stato un empio rinnegato.

Guai a noi se seguiamo le nostre intolleranze culturali invece del comando del Signore.

Tratto da:
L’estasi di Pietro e una Chiesa aperta
Silvano Fausti
Gesuita, biblista e scrittore

Leggere tutta la riflessione su:
http://www.popoli.info/EasyNe2/Idee/L%E2%80%99estasi_di_Pietro_e_una_Chiesa_aperta.aspx

Cattolici, finalmente si discute, dopo 25 di pesante cappa

Disputation

(ndr: Quegli ex-papisti ed ex-papolatri che ora dissentono)
_____________________________

Nelle ultime settimane ha acquistato visibilità mediatica un coro di dissensi per l’approccio pastorale e i contenuti stessi degli interventi di papa Francesco.

La prima reazione è:

finalmente nel mondo cattolico italiano si torna a discutere apertamente,
si esprimono opinioni liberamente,
si dà voce – anche tra il laicato – a idee che non devono coincidere per forza, almeno per ciò che non tocca l’essenza della fede, con quelle della gerarchia.

In effetti, per troppo tempo sulla Chiesa italiana è pesata una cappa che ha soffocato la discussione e il confronto dei diversi punti di vista.

Dunque, benvenute le critiche, anche se rivolte a papa Francesco.
Perché queste sono il frutto di un nuovo stile – voluto dal Pontefice stesso – di maggiore attenzione e ascolto nei confronti di ciò che sentono, provano e vivono i battezzati.

La seconda riflessione riguarda l’atteggiamento di chi dissente.

C’è chi non digerisce Jorge Mario Bergoglio e ha già fatto le valigie
(come il piccolo manipolo dei Lefebvriani, cui Papa Ratzinger aveva inutilmente teso una generosissima mano)
o sembra intenzionato a farle presto.

C’è chi, invece, pur non mancando di sottolineare ciò che non gli piace nel magistero di Francesco, ritiene di dover restare all’interno del mondo ecclesiale, senza cercare facili uscite di sicurezza in gruppetti settari.

Ciò che accomuna tutti è il sentimento di nostalgia per i bei tempi andati,
quando si faceva «come si è sempre fatto».

Insomma,
l’allergia nei confronti di qualunque cambiamento persino nelle priorità pastorali della Chiesa universale.

Due sintetiche considerazioni, in proposito.

La prima:

il cristianesimo si fonda sul principio dell’incarnazione e, dunque, è sempre stato una religione “storica”.

Nella storia la Chiesa si è sempre calata, inculturandosi nei diversi contesti per portare agli uomini di ogni tempo la buona novella del Vangelo.

Appellarsi nostalgicamente a un ideale modello di Chiesa perfetta del passato è una contraddizione.

Seconda considerazione:
«cattolico» significa «universale», cioè plurale.

Quei cattolici che oggi si scoprono su posizioni distanti da chi siede sul seggio di Pietro
riscoprano il valore della pluralità nella Chiesa, che per tanto tempo hanno censurato,
chiedendo pene severe
verso chi esprimeva idee non perfettamente consonanti con quelle del Papa.

Rivalutino anche l’importanza di un certo pluralismo delle idee, in ambito teologico e pastorale.
Questo è il sale di una comunità di credenti sana, vivace, e non solo ossequiosa.

Vedranno che un posto per loro nella Chiesa ci sarà sempre, accanto a tutti gli altri.

“Quel coro di dissensi verso il Papa”
di Antonio Rizzolo
http://www.stpauls.it/jesus/1311je/editoriale.htm

Cattolici: orrore per il pastorale del Papa (ferula)

Francesco (ferula)

ferula

I cattolici tradizionalisti, (pizzi, merletti e accessori)
tengono sotto continua osservazione papa Bergoglio,
quale slip usa,
quali pantaloni,
….
Il pallio, quante croci abbia,
la ferula che simboli abbia
e non deve avere il crocifisso,
e poi perché’ non ha il crocifisso
e
in tutto il possibile
vi trovano segni massonici.

«Nel giorno in cui Paolo VI decise di rimuovere l’uso della SUA tiara,
da allora,
tutti i simboli in uso nella Chiesa hanno subito un crollo diabolico…..»

Scrive CaterinaLD
.

Insomma masturbazione di cattolici in crisi di nervi.
.

Riferimenti :

Mic, Maria Guarini: http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/11/la-nuova-ferula-una-croce-senza-il.html#more

http://it.gloria.tv/?media=520578

Francesco Colafemmina: http://www.fidesetforma.com/2013/11/04/la-croce-senza-il-crocifisso/

http://blog.messainlatino.it/2013/11/la-nuova-ferula-equo-e-solidale-di-papa.html

CaterinaLD 63: http://freeforumzone.leonardo.it/d/8349477/Il-Pastorale-Ferula-del-Pontefice/discussione.aspx

http://liturgia.mforos.com/1699128/7985601-la-ferula-o-baculo-papal/

.
.

Ma cosa si scrive sul sito Vaticano a proposito della ferula ?
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091117_ferula_it.html
.

Precedente di Incompiutezza sulla ferula:
https://incompiutezza.wordpress.com/2013/04/08/la-croce-del-papa-sconvolge-i-cattolici/

Simone, cattolico, morire perché è troppo dura essere omosessuale (1)

love

San Giustino, quartiere Alessandrino,
la bara bianca, di Simone, 21enne,
morto suicida a Roma nella notte tra sabato e domenica.
________

Al funerale.

All’altare ci sono
Don Stefano, Don Giulio, Don Silvano e padre Gianni:
tutti hanno conosciuto Simone e
ne hanno ricordato l’impegno in parrocchia, anche la fede religiosa.

La sorella:
LA LETTERA DELLA SORELLA letta dal padre:
«C’era una volta un anatroccolo, dal corpo fragile, diverso dagli altri, perseguitato da tutti.
L’anatroccolo vaga senza meta, debole e inferiore, è brutto ma buono e diventerà un cigno bellissimo. Un viaggio triste ma positivo, l’anatroccolo conserva la sua identità.

Te la ricordi Simone, era la tua favola preferita.
Sentirsi diversi non è bello per nessuno ma per fortuna ci sono persone accoglienti che danno conforto a chi è in difficoltà.
Mi dicevi, “vado per la mia strada e sono fiero di me”.
Anche nei momenti in cui hai lottato in silenzio e con coraggio per affrontare la paura del mondo,
sempre col sorriso e l’umiltà.

Prima di aprire le porte contavi fino a 10, prima di uscire e andare a combattere contro le ingiustizie e incoerenze della gente.

La tua famiglia non ti ha mai lasciato solo e ti ha appoggiato in tutte le scelte.
Hanno detto e scritto che eri solo ma non è vero, sei stato tu a combattere proprio con la tua famiglia per la giustizia e la verità, quando ci hai raccontato della tua omosessualità.

Il tuo sogno si stava realizzando.
Ogni giorno ti vengo a trovare lì da dove ti sei lanciato nel vuoto.
Ma si riempie il cuore a vedere che sei nell’animo di tutti, adulti e bambini.

Chi pensa che eri un ragazzo fragile sbaglia: sei portavoce di un nucleo collettivo.

Il messaggio è arrivato, Simone, ti posso assicurare, ci sei riuscito alla grande.

Con questo gesto hai fatto capire che chi è in difficoltà ed è un bersaglio della società deve chiedere aiuto e trovarlo.

Grazie per essere stato un bravo fratello e un grande figlio.
Con i miei occhi lucidi prego per te.
Ti vogliamo tanto bene».

Papà Fabio:
«Lui sarà sempre la mia sentinella, e io sentinella per lui.
Porterò il suo messaggio in tutto il mondo, lui mi darà la forza».

Il celebrante don Stefano:
«Faccio difficoltà a capire cose come queste.
La voglia di Simone di diventare infermiere per aiutare gli altri,
il suo amore per la sorella, per i genitori, per il nonno da una parte.
La disperazione di non essere capito e aiutato dall’altra.
C’è difficoltà anche a predicare le parole di Dio in queste occasioni».
[…]
Non siamo stati capaci di sostenere a sufficienza Simone in vita, facciamolo ora con la fede».

«Pensiamo a quanta sofferenza aveva dentro,
tanta da non riuscire ad affrontare le lotte quotidiane,
nonostante il grande amore della sua famiglia che conoscendo il suo disagio gli stava accanto».

«Impariamo con umiltà ad amare bene, a guardare oltre alla corazza.
Scusaci, Signore, per non aver capito.

Diciamo comunque grazie per la vita di Simone.
Siamo qui, Simone, a pregare per te.
Sono convinto che il Signore ha preso nel tuo tragico volo la tua anima per amarti e consolarti.
Il Signore t’ha aperto le porte del paradiso, te lo ha offerto nonostante questo tuo gesto che noi non riusciamo a capire».

Fonti:

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/funerali-ragazzo-gay-omelia.aspx

http://www.unita.it/italia/roma-i-funerali-di-simone-br-il-giovane-gay-suicida-1.530617

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/gay_suicida_roma_funerali/notizie/348102.shtml

http://www.huffingtonpost.it/2013/10/31/suicidio-di-simone-testimonianze-gay_n_4182029.html?utm_hp_ref=italy

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Ai+funerali+di+Simone+il+gay+suicida+c%27%E8+il+brutto+anatroccolo&idSezione=22948

http://www.lapresse.it/foto/cronaca/funerali-di-simone-il-ragazzo-gay-morto-suicida-1.415424

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_ottobre_31/gay-suicida-commozione-funerali-simone-mio-figlio-perseguitato-insultato-tutti-5947b692-4267-11e3-8636-110cb2716567.shtml

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/10/31/Suicida-Roma-tanti-funerali-Simone_9548980.html

Alberto Maggi, due giorni a Roma (19-20 ottobre)

…..

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [001]

Raffaele Luise, p. Alberto Maggi, Giovanni Bachlet

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [002]

Raffaele Luise, vaticanista e giornalista RAI

 

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [008] Giovanni Bachelet, professore universitario alla Sapienza in Roma (http://www.giovannibachelet.it/)

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [003]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [004]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [005]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [006]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [007]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [009]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [010]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [011]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [014]

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [013]

I Bachelet

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [012]

Antonio e Giula Thellung (http://www.antoniothellung.it/)

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [015]

il libro per Roberta
Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [016]

la fila… per la dedica

Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [017] Alberto Maggi (Roma 19.10.2013) [018]
Ogni anno, in Ottobre, a Roma, p. Alberto Maggi presenta un week end di lezione

Chi è Alberto Maggi

Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Ponteficie Facoltà Teologiche“Marianum”e “Gregoriana” (Roma) e all’“Ėcole Biblique et Archéologique francaise” di Gerusalemme. Direttore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” a Montefano (Mc), cura la divulgazione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni e conferenze in Italia e all’estero.Ha pubblicato, fra l’altro,“Nostra Signora degli Eretici”,“Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede)”,“Gesù e Belzebù. Satana e demòni nel Vangelo di Marco”,“ Le cipolle di Marta”,”Roba da preti”, “ Padre dei poveri: Le Beatitudini (vol.1) Il Padre Nostro  (vol.2)”,”Parabole come pietre”, “Non ancora Madonna: Maria secondo i Vangeli”, “ La conversione dei buoni”,   “Gesù ebreo per parte di madre”, “ Il Mandante”, “La follia di Dio” il Cristo di Giovanni, “Versetti pericolosi” ecc.  Collabora con la rivista Rocca e ha curato per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti”.

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Per informazioni: 3293568297 –  0635341774 – 065035049 -3208957540

Per altri incontri biblici e per il commento del Vangelo in diretta via web , consultate il sito del CENTRO STUDI BIBLICI di Montefano (MC)  dove opera P. Alberto Maggi www.studibiblici.it Tel.0733852760

 

p. Alberto Maggi a Roma – incontro annuale

Padre-Alberto-Maggimaggi a Roma 19-20 ottobre 2013

 

COME ARRIVARE: Metro B fermata Bologna. Dalla fermata circa 500 mt a piedi.

Da Termini autobus 310 fermata alla chiesa di S.Ippolito.

ALTRE INFORMAZIONI:

Parcheggio interno limitato. E’ possibile pernottare ( prenotare almeno due giorni prima) e pranzare  nella struttura (prenotando prima dell’incontro): tel 0644231355

E’ previsto un servizio di baby sitter

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Chi è Alberto Maggi

Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Ponteficie Facoltà Teologiche“Marianum”e “Gregoriana” (Roma) e all’“Ėcole Biblique et Archéologique francaise” di Gerusalemme. Direttore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” a Montefano (Mc), cura la divulgazione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni e conferenze in Italia e all’estero.Ha pubblicato, fra l’altro,“Nostra Signora degli Eretici”,“Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede)”,“Gesù e Belzebù. Satana e demòni nel Vangelo di Marco”,“ Le cipolle di Marta”,”Roba da preti”, “ Padre dei poveri: Le Beatitudini (vol.1) Il Padre Nostro  (vol.2)”,”Parabole come pietre”, “Non ancora Madonna: Maria secondo i Vangeli”, “ La conversione dei buoni”,   “Gesù ebreo per parte di madre”, “ Il Mandante”, “La follia di Dio” il Cristo di Giovanni, “Versetti pericolosi” ecc.  Collabora con la rivista Rocca e ha curato per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti”.

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Per informazioni: 3293568297 –  0635341774 – 065035049 -3208957540

Per altri incontri biblici e per il commento del Vangelo in diretta via web , consultate il sito del CENTRO STUDI BIBLICI di Montefano (MC)  dove opera P. Alberto Maggi www.studibiblici.it Tel.0733852760

Festa di s. Pietro, ma piangono Benedetto XVI

pape-benoit-xvi

Il dolore in Casa di Raffaella


… i valori non negoziabili …… pochissimi hanno il coraggio di addentrarsi
uno di questi è stato Benedetto ed
abbiamo visto tutti a cosa lo hanno costretto a forza di fargli la guerra .
…Estate gelida per la chiesa per il cristianesimo in generale.



… dov’è il Papa?
Se manca una presa di posizione netta dal Capo della Chiesa
non si può pretendere che i laici ne facciano le veci.
Cosa pensa esattamente questo papa sul matrimonio omosessuale?


E non mi si citi di nuovo il libro El Jesuita!
È fondamentale capire la posizione di Bergoglio
adesso in quanto Papa e
non le sue idee di quando era Vescovo in Argentina!!!


Il silenzio sulla vicenda francese mi lasciano alquanto perplessa.


Non può nemmeno demandare la questione ai vescovi,
e’ da lui che ci si aspettano discorsi inequivocabili;


al massimo i vescovi possono fare da eco alle sue parole…

…I laici cattolici in Francia si son fatti sentire,
ma … da Jorge Bergoglio,
non han ricevuto una sola parola di incoraggiamento.


Temo che stia sempre più delineandosi una figura di Papa “politicamente corretto”,
un papa che non si pronuncerà sui problemi etici,


sulle leggi contro natura,


che lascerà fare i vescovi,
se il silenzio papale dovesse confermarsi nel futuro,
la luna di miele mediatica potrà continuare senza ombre.
……
… ….. e se aspettiamo i Vescovi stiamo freschi.

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=959481195507810508&postID=5445759917955247354


…Ratzinger ha pagato un prezzo troppo alto, non è giusto!
Altri dovevano andarsene, non lui.

… Benedetto ha pagato e sta pagando tutto il lerciume
che ancora regna sovrano nei sacri palazzi.


…Ratzinger non aveva l’appoggio mediatico di Bergoglio.
Anche lui avrà le sue difficoltà qui nessuno lo nega.
Ma ciò che ha subito Ratzinger di certo no!
A Ratzinger hanno fatto una guerra continua prima come Prefetto CDF e
poi come Papa
questa è storia non è immaginazione cara ….
….


…Ratzinger non è stato schiantato dalla sporcizia.
Dopo averla denunciata a gran voce, l’ha combattuta,


ma è stato lasciato solo e tradito,
da tanti che avrebbero dovuto essergli di sostegno.
….
…Bergoglio rimane un grande interrogativo,
se é vero che mediaticamente si muove molto,
certe nomine sono in piena linea con il vecchio andazzo.
una cosa che mi aveva sorpreso era la nomina del rettore di santa marta a suo uomo di fiducia dello ior.
Onestamente non lo conosco,
ma so che prima dell’arrivo del papa a santa marta
si chiudevano tutti e due gli occhi
quando i prelati si portavano “compagnia”(di tutti i sessi e gender)
e mi sembra strano che il direttore non sapesse e non abbia dato indicazioni in tal senso…



…..qui nessuno pretende che Bergoglio faccia il superman in quattro mesi.
Sono i media ad averlo già incoronato meglio di superman, batman, uomo ragno e fantastici quattro messi assieme.
E visto che in quattro mesi
l’unica cosa ad essere cambiata in Vaticano è il Papa,
il corollario non può essere che uno:
Benedetto rappresentava un enorme problema.
….

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=959481195507810508&postID=5788587594153122540



…Benedetto è ancora Papa!Benché emerito è Papa verus…

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=959481195507810508&postID=7999215435434918488



…..
non c`è bisogno di ricordare l`ostilità, la cattiveria, la malignità che hanno manifestato, con una costanza ignobile, nei confronti di Benedetto XVI.….

Raffaella ha detto…
I media hanno un peso enorme.
Sotto il Pontificato di Benedetto sono stati spesso i portavoce di corvi e di monsignori anonimi.
Il fatto che ORA i giornalisti non vadano a caccia del sottobosto aiuta l’opera di pulizia.
R.
29 giugno 2013 13:57

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=959481195507810508&postID=257786319537576936


…..
…. a me manca lui, non la sua immagine, ancora di più perchè so che c’è. …
…. manca tanto anche a me !
…Cara …. La sofferenza è proprio quella di sapere che c’è ed è nascosto e inaccessibile

…Sob!! mi manca…………

…La nostalgia è tanta mi manca troppo, ….
….
Filippo ha detto…
Sono curioso di vedere se oggi la statua bronzea di “San Pietro in cattedra”
verrà rivestita delle tradizionali insegne papali.
In verità, ne dubito.

…Come mi manca. Mi faccio violenza a non pensarci, a far finta di niente, ma è stato il mio padre spirituale.
Ora devo svezzarmi, è arrivato il duro momento!
Grazie Benedetto!

…Quanto mi manca!!!

…Quanto rimpianto..otto anni di dignitas e grandezza malgrado i corvi e le serpi ecclesiastiche.

… Mi manca tantissimo.

…Mi manca tanto e in ogni momento….

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Un vescovo contro i laici cattolici ?

Renata Polverini e Giampaolo Crepaldi

Renata Polverini e Giampaolo Crepaldi – cosa li unisce ?


Su Vita Nuova, del 28 giugno 2013, settimanale della diocesi di Trieste,
l’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi,
si lamenta sui laici cattolici nel momento presente,
non sono come lui li vuole


Prende spunto dal libro di Luigi Alici,

(I cattolici e il paese. Provocazioni per la politica *)


La collaborazione?
Soltanto sulle Verità,
diversamente è inammissibile .


Afferma tra l’altro il vescovo Giampaolo Crepaldi:


……….. questa dovrebbe essere l’ora del laicato.
Ma purtroppo il laicato cattolico non si fa sentire.


… questa è l’ora del laicato in modo particolare.
La politica e le leggi stanno mettendo mano all’ordine della creazione, alla natura della famiglia e alle relazioni naturali di base, quella tra padre e madre e tra genitori e figli.
Si tratta di qualcosa di inedito e sconvolgente
che richiede una presenza particolarmente convinta ed attiva.
……….

Nelle amministrazioni pubbliche ci sono cattolici dichiaratamente tali.


Ma quando si tratta di affrontare questi temi,
essi utilizzano le categorie mentali di tutti gli altri e
si fanno scudo della laicità della politica
per non prendere una posizione
che certamente costerebbe loro sul piano politico,
ma che io vedrei come coerente sul piano umano con la fede professata.


……… affermare i principi
nello stesso momento in cui si aprono fessure per non rispettarli.


Ho cercato in questo libro

(I cattolici e il paese. Provocazioni per la politica di Luigi Alici*)
le affermazioni di fedeltà al magistero e
di adesione ai principi della tutela della vita o della famiglia: li ho trovati.


Però l’esposizione è sempre volutamente ambigua, dice, ma nega ed è piena di “tuttavia”.


…Alici ha parole molto belle sulla famiglia,


ma poi si dice a favore del riconoscimento delle convivenze tra omosessuali.


Si rifà al cardinale Martini,


ma non ai Vescovi italiani che, in una Nota del 2007,
hanno chiarito la questione, come anche Vita Nuova ha opportunamente ricordato.


I diritti per le persone omosessuali vanno affrontati sul piano del diritto privato.


Il riconoscimento della convivenza in quanto tale non è accettabile
né per le cosiddette coppie di fatto eterosessuali
né per quelle omosessuali.


Manca il requisito della valenza pubblica.


…..Secondo lui una coppia di omosessuali non ha diritto ad essere considerata famiglia
in quanto non lo è,
ma ha diritto ad essere considerata qualcosa di più di due studenti
che condividono lo stesso appartamento.


simile argomentazione non è accettabile:
ciò che è sbagliato non può essere fonte di diritti pubblicamente riconosciuti,
non può esserci per esso nessuna gradualità.


….I laici …… sposteranno sempre più in avanti l’asticella del “non possumus”, adeguandosi al mondo.


Il paradosso cristiano
non va interpretato come un’insanabile contraddizione interna del cristiano,
perché la fede e la ragione, come ci insegna la dottrina,
vanno insieme e solo il peccato introduce la divisione.


Quello di Alici
è un modo per far sì che l’agire dei cattolici nella società e nella politica
sia lasciato unicamente alla loro autonoma coscienza.


Non solo tra i partiti, ma anche nella società ci sono oggi antropologie in conflitto.


Anzi, oggi si assiste alla competizione tra chi dice che non c’è una antropologia,
una vera visione dell’uomo,
e chi invece dice che c’è.


In questi campi –
penso alla cultura,
all’animazione sociale,
alla formazione dei giovani,
alla comunicazione –
non può esserci solo collaborazione.


Smettiamola una buona volta di continuare a illuderci e a illudere su questo punto.


Dialogo e rispetto non devono mancare mai, ma la collaborazione la si fa sulla verità.
…..


… I laici hanno come scopo
di ordinare a Dio l’ordine temporale…. o, in altre parole,
di costruire la società secondo il progetto di Dio.


Invece, lo scopo dei fedeli laici è stato ridotto a conseguire il bene comune,
a costruire la democrazia,
a realizzare la Costituzione,
a far funzionare le istituzioni.

Tutta l’intervista al Vescovo Crepaldi:
http://www.vitanuovatrieste.it/ma-i-fedeli-laici-dove-sono/

Ma di o su Giampaolo Crepaldi:
http://www.vanthuanobservatory.org/dossier/dossier-elenco.php?lang=it&autore=Uy4gRS4gTW9ucy4gR2lhbXBhb2xvIENyZXBhbGRp

http://www.tempi.it/tag/giampaolo-crepaldi#.Uc66ptj67Kc

http://traditiocatholica.blogspot.it/2013/02/dopo-mons-giampaolo-crepaldi-tocca.html

http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_gallery-11942/255966.htm

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/06/11/news/vita-nuova-crepaldi-critica-l-operato-di-eugenio-ravignani-1.5228642

http://www.radicicristiane.it/libro.php/id/217/Mons.%20Giampaolo%20Crepaldi%20/Il-cattolico-in-politica.-Manuale-per-la-ripresa

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-colonizzazione-della-natura-umana-5671.htm

http://2.andreatornielli.it/?p=1974

http://www.diocesi.trieste.it/2011/06/14/l-arcivescovo-mons-giampaolo-crepaldi-attenti-cattolici-in-politica/

Ovviamente sono i siti tradizionalisti e lefebvriani,
che fanno una particolare pubblicità a Crepaldi…

L’arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi,
illustrava con precisione i motivi per cui le gerarchie ecclesiastiche
tolleravano il libertinaggio berlusconiano:
«È (…) più grave la presenza di principi non accettabili nel programma
che non nella pratica di qualche militante,
in quanto il programma è strategico ed ha un chiaro valore di cambiamento politico della realtà più che le incoerenze personali»
(Da libro di Crepaldi: “Il cattolico in politica. Manuale per la ripresa”).

* Luigi Alici, ordinario di Filosofia morale nell’Università di Macerata, già presidente nazionale di Azione cattolica
il blog di Luigi Alici :
http://luigialici.blogspot.it/


______________________________________________
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L’Enciclica di Benedetto XVI, cattolici nel caos ?

PAPA A CASTELGANDOLFO, ORA INCONTROenciclica


… sarà “Fidem servavi“?”


I Fans di Ratzinger sul sentiero di guerra,
per la prossima Enciclica in pubblicazione…..
_______________


… questa ipotesi, …
…non fa che farmi ancor più rispettare e amare Benedetto XVI.
… vicino alla rinuncia, …..
ha scelto di consegnare il frutto
del suo lavoro ,
della sua riflessione e meditazione
al suo successore,
come una garanzia di continuità.
…un testo che attendo con impazienza, da quando è stata annunciata.
22 giugno 2013 08:25
_______________


Un atto pienamente petrino, quello di Benedetto XVI:
“io prego per te: conferma i tuoi fratelli”.
E lui l’ha fatto, consegnandoci l’ultimo atto di un ministero vissuto fino all’ultimo all’ombra di Pietro…
_______________


…..il linguaggio, il modo di esporre i contenuti della nostra Fede, di Papa Bergoglio
sono così diversi da quelli di Benedetto XVI
che chi ha seguito con attenzione il Magistero di Benedetto XVI
saprà riconoscere quel che gli “appartiene”,
e le aggiunte finali del suo successore.
Nella speranza che non venga in testa a nessuno
di censurare il lavoro di Papa Benedetto,
di limarlo,
di troncarlo,
di snellirlo
per evitare una troppo grande differenza o cesura fra gli stili e i linguaggi dei due Pontefici.
_______________


…Secondo me il rischio di una rilettura di ciò che ha scritto Benedetto è molto realistico.
Vedremo.
_______________


….Tra l’altro, ……l’enciclica è tutta di Benedetto XVI.
Al limite, Papa Francesco aggiungerà qualcosa sulla nuova evangelizzazione (forse),
ma quella frase:
lui ha fatto un grande lavoro, io l’ho portato avanti,
la intenderei – se ho capito bene com’è fatto Papa Francesco –
più come un: il lavoro scritto è suo, adesso tocca a me mettere in pratica quel che c’è dentro.
Uno semina, l’altro miete. :-)…….
_______________


…Il santo padre dovrebbe essere più prudente nel parlare…
E’ a rischio il rigetto dell’enciclica!!! E la banalizzazione del magistero.
L’iter redazionale, eventualmente e con molta sobrietà, andava spiegato alla pubblicazione dell’enciclica. Così pare che Francesco pubblichi il testo per rispetto al predecessore
…e chi è ormai pro Francesco si sentirà autorizzato a leggere o no il documento.
E’ già strana la faccenda di due papi…cos’ finiscono di confonderci!
_______________


…chi ha sempre seguito e letto ratzinger leggerà comunque l’enciclica anche se rielaborata da bergoglio in qualche punto.
una bella fetta di cattolici è come se avesse già prenotato l’enciclica.
il rischio è per quella sulla povertà perché non è detto che i pro francesco leggano il magistero avidamente come fu per benedetto.
_______________


…le encicliche di BXVI sono una rarità preziosa, perchè non solo leggibilissime, ma bellissime, da lasciare senza fiato, da leggere e rileggere, poi, francamente, ormai avvezzi come siamo al suo modo di parlare, che è lo stesso con cui scrive, avremo nessuna difficoltà a riconoscere le sue parole, le eventuali correzioni, forzature o manipolazioni.


Lo stile di Francesco?
Leggete El jesuita, Il gesuita credo sia stato pubblicato fra i tanti pamphlets
su di lui, ce n’è una pletora,
lui è così, in spagnolo e in italiano,
linearità non ne ha,
salta
da un argomento all’altro,
intercalandoli con aneddoti personali e massime gesuitiche da esercizi di S. Ignazio,
difficile da capire fino in fondo,
un po’ come le sue omelie improvvisate.


Non è la faccenda dei 2 papi che mi ha personalmente creato confusione,
ma lo shock traumatico della rinuncia di Benedetto,
che continua a tormentarmi e fatico non ad accettarla,
ma a darmi ragione di come si è potuto permettere un vulnus
di così grave portata nella CC
e fatto passare con leggerezza, come cosa normale,
come se i papi stufi o stanchi si dimettessero con lievità quando fa loro comodo,
questo non mi va giù,
cancellare,
affossare,
dimenticare in fretta,
ma come si può, dico io,
spazzare via un immenso pontificato di 8 anni e
cercare di adombrare i lati oscuri del precedente con la santificazione?
Forse che la CC ha risolto di colpo tutti i suoi gravisssimi problemi??
Ma peeerrr faaavoooreee!!!

Leggere tutto su:
http://www.blogger.com/comment.g?blogID=959481195507810508&postID=6359836595919512725
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/

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…E come faremo a distinguere nell’opera le parti scritte in origine da Benedetto XVI dalle correzioni o dalle aggiunte ex novo apportate da Papa Francesco?
Io questa continuità tra i due pontificati – tale da giustificare un’opera scritta a quattro mani –
proprio non la vedo.
Non vorrei che in bocca (o meglio, in mano) a Ratzinger
venissero messe parole che non sono state scritte di suo pugno,
in modo da mettere a tacere quanti rimpiangono il suo pontificato e
storcono il naso di fronte all’aria di “Rivoluzione dal basso” (o meglio dalle periferie…)
che Papa Francesco vuole portare nella Chiesa di Cristo.

Leggere tutto su:
http://www.blogger.com/comment.g?blogID=5570132738557818436&postID=5310933326138010598
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/