Oggi ricorre il XX anniversario dell’omicidio
di don Peppe Diana.
Brutalmente ammazzato dalla camorra il 19 marzo del 1994
a soli 36 anni nella sua chiesa di San Nicola di Bari.
Non ricordare?
L’allora Corriere di Caserta,
con il titolone
“Don Peppe Diana era un camorrista!”
“al Sud alcuni quotidiani e cronisti si siano fatti megafono delle istanze dei clan, delle loro volontà” …
“le dinamiche dell’informazione locale in Campania”
(Roberto Saviano)
.
Il dubbio
è la pratica culturalmente mafiosa
più abusata dalla società civile
per isolare i vivi e riseppellire i morti.
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Una pratica che hanno esercitato con arte
i corleonesi contro i magistrati,
la camorra contro Don Peppe Diana,
i suoi stessi colleghi contro Giovanni Falcone,
la finanza deviata contro Giorgio Ambrosoli e poi Mauro Rostagno, Peppe Fava, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rita Atria, Antonino Scoppellitti…
ma ci sono anche i vivi….
Roberto Saviano, Pino Maniaci, Rosario Crocetta, Vincenzo Conticello, Piera Aiello, Pino Masciari, Lirio Abbate…
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don Peppe Diana
Il suo impegno antimafia, le sue denunce, la sua ricerca di verità e giustizia non sono stati vani.
Il suo esempio e la sua memoria hanno nutrito coscienze ed educato le passioni di intere generazioni,
trasformandosi in testimonianze concrete di cambiamento e voglia di riscatto. Liberazione e rinascita.
Sui beni confiscati alla camorra in provincia di Caserta,
sono infatti nate “le terre di don Peppe Diana – Libera Terra Campania”.
Cooperative sociali e di giovani che tornano a mettere insieme
la memoria,
l’impegno e
la responsabilità collettiva
con il lavoro e la legittima aspirazione a un buon vivere.
Sono i frutti d’impegno di don Peppe, che continuano a ripulire e profumare quell’aria irrespirabile in cui spesso vengono annegate le speranze e le coscienze di molti.
Decine di migliaia sono le vittime di mafia.
(…)
.
In tutta Italia il 21 marzo si celebra la giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le
vittime innocenti delle mafie.
Il giorno dopo, il 22 marzo, a Latina si terrà la manifestazione nazionale insieme a più di 700 familiari delle vittime di mafia. Istituita nel 1996, la giornata della memoria promossa da Libera, da Avviso Pubblico e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica è alla sua XIX edizione.
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Quest’anno a ricordare i loro nomi durante la veglia di preghiera del 21 marzo
ci sarà anche un ospite speciale, papa Francesco.
Per la prima volta un pontefice ha voluto presiedere la veglia insieme alle centinaia di
familiari delle vittime
nella parrocchia di San Gregorio VII alle 17:30.
Un fatto nuovo e importante.
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tratto da:
Don Peppe Diana, il seme dell’antimafia
di Giuseppe De Marzo
in “il manifesto” del 19 marzo 2014
http://ilmanifesto.it/don-peppe-diana-il-seme-dellantimafia/
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140319demarzo.pdf
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ma vedi anche:
http://www.caiazzorinasce.net/2014/03/piedimonte-matese-cronache-di-caserta.html
http://www.giuliocavalli.net/2009/08/03/lonorevole-pecorella-don-diana-e-quel-gioco-antico/
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