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Giuseppe Rusconi va in parrocchia e insulta


Il giornalista Giuseppe Rusconi, insulta i parrocchiani che lo hanno accolto?

Sono trascorse le 20:00, ieri sera, quando nella sala della Sacrestia Monumentale della Parrocchia di Santa Maria ai Monti, inizia il “Dibattito su Papa Francesco” condotto da Giuseppe Rusconi e Luigi Accattoli.

Brevissimo saluto del parroco don Francesco a cui segue poco dopo il serrato confronto tra i due giornalisti.

Si rimane colpiti da Giuseppe Rusconi.

Giuseppe Rusconi, manipola efficacemente le parole altrui, vuoi che siano di papa Francesco, o del Preposito Generale dei Gesuiti, o persino del suo collega giornalista Luigi Accattoli.
Presenta un’amicizia così solida e forte tra Bergoglio e Leonardo Boff, che è difficilissimo non pensare a due amici che vanno a puttane insieme. Ma si conoscono così tanto Bergoglio e Boff? Si telefonavano? andavano tutte le settimane a farsi una pinta di birra, se ne può immaginare un compagno di merende alla “Pacciani”.
E siccome Bergoglio è un ignorante della madonna, Boff, gli passava tutti i suoi libri, tutti i suoi appunti….

Il massimo, Rusconi, lo raggiunge quando un parrocchiano della Chiesa di S. Maria ai Monti, dove è invitato, gli rappresenta che accusare papa Francesco di usare il termine “Farisei” in quanto accezione negativa verso l’ebraismo è veramente singolare, visto che tutti e quattro gli Evangeli usano il termine “Farisei” chiaramente per indicare persone legaliste che usavano la Scrittura e Mosè per dare contro Gesù stesso.

Ma Giuseppe Rusconi con la sua solita maschera sorridente, taccia di ignoranza il parrocchiano,
perché?

Se lo ha fatto Gesù, usare il termine “Farisei” per connotare una posizione negativa,
non lo può più fare nessun’altro (intendendo papa Francesco!!!) dopo la grande tragedia della SHOAH nella 2^ Guerra Mondiale.

Usare “Farisei” in accezione negativa è pericoloso e induce all’antisemitismo.

E’ straordinaria questa scoperta che Giuseppe Rusconi fa, e soltanto ora, che ci troviamo sotto il pontificato di papa Francesco!!!!

Siccome Giuseppe Rusconi è un sorridente bonario signore,
si può permettere di invitare il malcapitato che ha posto la domanda, a studiare quanto avvenuto con la Shoah.

In definitiva un modo elegante per dargli dell’ignorante.

Accade questo quando Rusconi viene messo all’angolo da un normalissimo cattolico.

E’ straordinario veder usare dalla Lobby dei Fondamentalisti e Tradizionalisti l’accusa di antisemitismo verso papa Francesco,

proprio quella lobby che nei tre quarti del proprio DNA ha un antisemitismo viscerale conclamato, mascherato da motivi teologico-religiosi.

Basta leggere i blog e siti web della Lobby dei Fondamentalisti e Tradizionalisti, uno per tutti il blog di Maria Guarini che ospita tra i più viscerali antisemiti un certo “don Elia” e la sua scure.
Talvolta la Guarini riesce persino a vergognarsene e a cancellare dal blog dopo giorni qualche articolo esagerato di “don Elia”.

ASCOLTARE GIUSEPPE RUSCONI
Per la prima volta in tre incontri, l’uditorio, i partecipanti della parrocchia monticiana, erano in misura consistente, erano circa un centinaio,
non come al primo incontro nella libreria romana di Russia Ecumenica, in gennaio, dove i partecipanti erano circa 30,
non come al secondo incontro di Stampa Estera, in febbraio, dove i partecipanti erano circa 25.

IN OGNI INCONTRO RUSCONI SVENTOLA RIVISTE CONTRO PAPA FRANCESCO
Ieri sera nello spazio della Parrocchia, che è l’ambito ecclesiale per eccellenza, Rusconi, ha dato il peggio di sè, manipolando tutto il manipolabile, esasperando il confronto, arrivando anche al’insulto verso i parrocchiani, e trattandoli persino come dei beoti, sventolando continuamente una rivista “Rolling Stone” che aveva sulla cover papa Francesco, a guisa di permanente accusa verso lo stesso Bergoglio.

All’ultimo serale sventolamento della solita rivista l’uditorio non ce l’ha fatta più ad essere preso in giro da Rusconi e ha mostrato di non gradire con grande malumore.

Le premesse per dare il peggio di sé, già c’erano nei precedenti mensili incontri.

IN QUALE CHIESA VIVE RUSCONI?
Esperienza interessante quella della presenza di Giuseppe Rusconi in una parrocchia.
Si è professato meravigliato di trovare accoglienza in una parrocchia, quando di norma lui si sente un incompreso, ostracizzato, perseguitato, fuori dal coro….

E’ vero, Rusconi si auto-ostracizza, non appare come una normale persona di vita ecclesiale come si è in parrocchia, è un uomo che parla ad elite, solo a particolari eletti, è un uomo che si trova a suo agio nella solitudine dei blog controcorrente, sulla stampa dei conservatori a fare il piagnone solitario in cerca di amici e vedove inconsolabili.

Il mondo di Rusconi, non è quello reale, ma virtuale.

Peccato che noi cattolici, crediamo che la presenza di Gesù, il Messia, sia reale e non virtuale,
nel santo Pane Eucaristico, e nella storia e negli incontri delle persone di carne e sangue.

Invitiamo Giuseppe Rusconi nelle nostre Chiese,
è un’ottima occasione per sentirci insultati da lui,
mentre lui continuerà a fare la sceneggiata del perseguitato religioso.

Sul Blog di Luigi Accattoli, la registrazione dell’incontro:

http://www.luigiaccattoli.it/blog/terzo-incontro-e-primo-scontro-con-rusconi-sul-papa/

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Giuseppe Rusconi,

scrive sul blog www.rossoporpora.org, che ha aperto nel 2013

e con molta fantasia riporta i suoi articoli su

www.panoramical.eu/author/giuseppe/

Roma, Tradizionalisti, manifesti contro il Papa

4-feb-2017-manifesti-contro-papa-francesco

Stamattina 4 febbraio 2017 appaiono sui muri della Città di Roma questi manifesti

.

La Guerra di Religione portata avanti dai cattolici tradizionalisti e fondamentalisti

alza i toni

e affigge manifesti per il Centro della Città di Roma contro il papa Francesco.

I FANS dei siti e blog tradizionalisti e fondamentalisti

che scrivono ogni giorno del proprio malumore contro i cattolici e contro papa Francesco,

lanciano il sasso e nascondono la mano,

affiggendo sui muri di Roma
manifesti anonimi contro il Vescovo di Roma.

Molto interessante,
che ci siano dei club nella Chiesa che lottano rimanendo nascosti.

Sono tanti i laici che sostengono questa guerra,
basta andare sui siti di Maria Guarini, su quelli di Messainlatino etc.

Sono gente laica che anche nei siti/blog Tradizionalisti esplode in commenti rabbiosi, feroci e insultanti,
sempre dietro la maschera dell’anonimato.

Sono generalmente quei cattolici che vedono la chiesa come luogo di fruizione
di raccomandazioni,
di prebende,
di privilegi.

Hanno il terrore di metterci la faccia, il nome e cognome,
perché poi se hanno bisogno? della chiesa? della parrocchia?

Perché esporsi?

E allora ecco nella blogosfera, la rabbia dei tanti tradizionalisti e fondamentalisti,
tutti di ultima generazione 30-40enni,
che non conoscono nulla della Storia della Chiesa, ma sono per la maggior parte dei casi
autodidatti della religione.

Hanno preso la religione cattolica e se la sono ricucita addosso,
facendone delle leggi per gli altri
un cristianesimo fatto di regole,
e guai se gli altri non la osservano,

e guai se gli altri non vanno alla messa in latino.

Si sentono discepoli e figli spirituali del Card. Burke, del Card. Caffarra, del vescovo mons. Schneider, del Cardinal Brandmüller, del card. Meisner.

Maria Guarini dal sito/blog di “Chiesaepostconcilio” forse sentendosi chiamata in causa,
risponde stizzita a chi in queste ore spiega che “il poster è facilmente riconducibile agli ambienti conservatori che manifestano la loro opposizione al magistero”

E’ STAMPA DI REGIME,
DIDASCALIA DI REGIME.

Grida la Guarini!

Ma…

Non reagivano così anche i vecchi comunisti sovietici?

“Queste operazioni mi hanno fatto anche ricordare le brigate rosse.
Anche i brigatisti erano convinti che dietro di loro ci fossero masse pronte a fare la rivoluzione a cui bastasse dare una spintarella.
Sappiamo come è finita.”
(Commenta picchio sul Blog di Accattoli)

Vedi:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/02/a-roma-e-ritornato-pasquino.html

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LA BLOGOSFERA DEI CATTOLICI TRADIZIONALISTI E FONDAMENTALISTI

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Usare l’ostia nella lotta politica

Il cardinal Burke come tanti cattolici integralisti,
tornano ad usare l’ostia della comunione nella lotta politica o contro i politici.

Ma l’ostia è il pane dei deboli, il pane dei peccatori, è il corpo di Cristo di cui il cristiano si ciba nel proprio cammino di conversione.

L’ostia
non è il pane per gli eletti,
non è il pane per i bravi,
non è il pane per i buoni,

non è il pane per gli angeli,

è il corpo dato agli uomini
da Cristo,
per entrare in comunione con Lui,
per camminare nella conversione.

Non risulta da nessuna parte,
che Gesù abbia posto come ricatto,

la richiesta di perdono al convitato,
la richiesta di una perfezione previa.

In nessuna azione,
Gesù,
durante la sua vita pre-pasquale,
ha MAI chiesto conversione PREVIA
prima di fare un suo dono,
un miracolo,
una sanazione.

 

l’ostia nella lotta politica

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