Antonio Socci ogni giorno gioca con le parole.
Con le parole costruisce libere fantasie psico-teologiche,
e il giornale Libero e i suoi lettori, lo pagano per questo suo straordinario servizio.
Esilarante il suo commento all’ultimo libro-intervista al papa emerito Benedetto XVI alias Ratzinger.
Se si seguono le parole di Benedetto XVI nel Libro ci si rende conto degli effluvi neuronici da patos che il Socci effonde a piene natiche…
Il massimo lo raggiunge nel raggirare le parole di Benedetto XVI.
Secondo Socci Benedetto XVI stabilisce una analogia tra la figura del padre e la figura del papa.
Ma in realtà Benedetto XVI sta riportando soltanto un sentire tipico del “vescovo”:
“molti di loro dicevano: io sono «padre» e tale rimango per sempre”
e analizza quel sentire del vescovo,
con la figura paterna reale.
Mi vado a leggere le parole esatte del papa emerito, (quì)
non parla assolutamente di analogia tra padre e papa,
e tanto meno “sempre padre, sempre papa” come afferma Antonio Socci.
Trovo penoso che un giornalista integri le frasi del papa con parole che il papa non ha fatto scrivere nell’intervista, solo per poter rafforzare la propria ideologia.
Ma Socci ha insegnato anche giornalismo alla scuola dei giornalisti?
Qualcuno ne sa qualche cosa ?
Se questo è il giornalismo-verità di Socci,
difficile annoverarlo in future biografie il più possibili verosimili,
infatti per ora fa parte del vasto mondo delle bibliografie
– dei sedevacantisti,
– dei tradizionalisti,
– dei fondamentalisti,
– dei fatimisti,
– dei millenaristi
– degli apocalittici
Antonio Socci, non lo sa,
ma il papa emerito ha affermato di non essere un “superuomo”,
forse significherà che non è nemmeno un SUPER-VESCOVO ?
Ergo?
Ultimi Commenti