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Chi sono io per giudicare?

priest gay

Chi sono io per giudicare?


Con queste parole pronunciate da Papa Bergoglio nell’agosto 2012, il tema dell’omoaffettività/gay, è entrata a “gamba tesa” nella dialettica del mondo cattolico e della stampa mondiale, che ha costretto lo stesso mondo cattolico a farne i conti.
Conservatori, tradizionalisti, progressisti ed estremisti vari giocano a sconvolgere continuamente le parole di Papa Bergoglio.
Non di meno, questo significa che il tema omoaffettività/gay è una sfida ormai ineludibile,
non più ricacciabile nel nascondimento di un “armadio”.


In Germania è mini-tsunami mediale, qualche giorno fa calciatore cattolico Thomas Hitzlsperger (31 anni), che ha lasciato il calcio da 4 mesi dopo l’ennesimo infortunio, in una lunga intervista al quotidiano tedesco «Die Zeit» (8/01/2014), dice:
«Sono gay…Non mi sono mai vergognato di essere quello che sono…
Per me è stato un percorso lungo e difficile,
…Solo negli ultimi anni mi sono reso conto che avrei preferito vivere con un uomo piuttosto che con una donna.
…L’idea di una dura competitività tra gli atleti non si sposa con l’idea che qualcuno degli atleti possa essere gay
…Immaginate 20 uomini seduti intorno a un tavolo, mentre bevono qualcosa e fanno battute sui gay,
lasci fare se non sono troppe offensive, ma non è facile.
…con Inga, il nostro rapporto mi ha aiutato più di molte difficoltà, perché lei mi è sempre stata vicina.
Abbiamo programmato di sposarci, dopo otto anni di questo rapporto, tuttavia sapeva alcune cose dei miei sentimenti per gli uomini…, e sei anni fa abbiamo chiuso.
È rimasta l’unica donna per me.
Non volevo nessun altro dopo di lei.

… Molte persone credono che c’è un tempo chiaro per una cosa del genere.
Questo è ingenuo.
Io stesso sono cresciuto in Baviera prevalentemente cattolica in una piccola comunità.
L’omosessualità è stata trattata come qualcosa di innaturale, anche penali in merito.
Solo a poco a poco mi sono reso conto….»

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MA nel 2012, Thomas Hitzlsperger, in attività calcistica, detto Il martello per la potenza del suo tiro, intervistato da «Die Zeit» sconsigliava il coming-out ai calciatori gay, i calciatori che si dichiarano pubblicamente omosessuali
potrebbero avere seri problemi con la carriera sportiva,
chi dichiara apertamente la propria sessualità potrebbe essere costretto a ritirarsi,
anche se, il loro coming out potrebbe dare uno scossone a tutto il mondo del calcio,
ma ci saranno sempre persone che vedranno l’omosessualità come una malattia incurabile.

Dal mondo del calcio al mondo del clero

Da questo avvenimento alla ribalta su tutta la stampa tedesca,
ha preso le mosse l’intervista di Matthias Friebe al teologo e psicologo Wunibald Müller ieri su “www.domradio.de” (traduzione: http://www.finesettimana.org).


Wunibald Müller è teologo, psicologo e direttore della Recollectio-Hauses, una istituzione della abbazia benedettina di Münsterscwarzach, che viene sostenuta finanziariamente da diverse diocesi.
Le sue attività sono rivolte a preti, religiosi e collaboratori ecclesiali in situazione di crisi personale e professionale.

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Dopo la GMG in Brasile l’estate scorsa, papa Francesco aveva detto: “Se una persona è omosessuale e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?”
Cosa significa questo per la teologia e per la dottrina della Chiesa?

Significa che sempre, anche nei confronti degli omosessuali, prima di tutto si deve vedere la persona e che non si deve ridurre la persona omosessuale alla sua omosessualità.
Pur sapendo che naturalmente l’omosessualità rappresenta una parte importante della sua vita.
Significa ad esempio che la Chiesa si esprime molto fortemente a favore del rapportarsi con rispetto e amicizia con le persone omosessuali.
E che ad una persona omosessuale deve essere offerto rispetto e amicizia esattamente come ad una persona eterosessuale.

Questo significa fondamentalmente. Il che potrebbe portare naturalmente a determinate
conseguenze, ma io non so naturalmente se la Chiesa arrivi a tanto.
La dichiarazione di papa Francesco durante la conferenza stampa sull’aereo aveva già provocato un certo movimento mediatico.
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Ma allora è possibile per un prete che vive in maniera celibataria ammettere la propria omosessualità?
Effettivamente dovrebbe essere possibile che un prete che vive in maniera celibataria possa dire che la sua tendenza sessuale è omosessuale.
Infatti la Chiesa distingue essa stessa tra orientamento omosessuale e comportamento omosessuale e dice che l’orientamento omosessuale in sé è sì oggettivamente disordinato, ma che è qualcosa che in fondo non si deve nascondere.

Trovo che sarebbe bene che i preti potessero ammettere con naturalezza, più apertamente di quanto al momento non avvenga, di avere un orientamento omosessuale e di vivere in maniera celibataria.
Cosa che è possibile per chi è eterosessuale e prete.
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Ma perché i preti non lo fanno, secondo lei?
Perché, naturalmente, ora come un tempo, hanno paura.
Il problema dell’omofobia è naturalmente anche nella Chiesa molto forte.

Hanno paura che la gente possa trattarli come persone di seconda categoria, hanno paura di essere messi al bando.
Paura che una parte importante di sé possa portare altre persone ad avere un atteggiamento di riserbo.
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Lei si è a lungo occupato di questo argomento. Anche mentre era ancora studente si era già occupato di omosessualità nella Chiesa. Come vive questo dibattito negli ultimi anni?
È cambiato qualcosa?

Il papa arriva a parlarne in una conferenza stampa…
Chiaramente, ha usato la parola “gay”, il che significa già che è di per sé più aperto sul tema dell’omosessualità.
Credo che questo vada di pari passo col fatto che nella Chiesa se ne possa discutere più apertamente.
In tal caso anche le persone omosessuali possono maggiormente aprirsi.

Può anche portare al fatto che un numero sempre maggiore di preti omosessuali abbiano il coraggio di ammettere la loro omosessualità, non abbiano più quella paura che c’era prima e che ha impedito loro di ammettere una parte importante di se stessi.


Pensa allora che questo dibattito proseguirà e che l’agitazione mediatica non sarà superata nel giro di due settimane?
L’agitazione mediatica passerà, ma il dibattito continuerà. Speriamo che porti a considerare l’omosessualità come qualcosa di naturale, a proposito della quale forse non si debba più agitarsi tanto.
Più si riuscirà a parlare di omosessualità in maniera normale, meno la si considererà un grosso problema.

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Sul coming-out dell’ex calciatore Hitzlsperger.


Una persona ammette apertamente un aspetto intimo di sé. Si sarebbe aspettato che il coming-out di un ex calciatore provocasse tanto scalpore?
Veramente no.
Pensavo, dopo che sindaci e ministri avevano rivelato la loro omosessualità, che ciò non provocasse più una così grande sensazione.


Che significato ha questo scalpore mediatico allora: si percepisce omofobia nella società?
Evidentemente sì, almeno sottile.
Perché ad esempio, dopo che un ministro degli esteri o un sindaco in carica hanno fatto coming-out, si può pensare che si tratti di qualcosa a cui la popolazione reagisca più tranquillamente.
Ma c’è evidentemente ancora una sottile omofobia.
Omofobia significa ad esempio che le persone hanno una paura irrazionale di venire a contatto con i propri impulsi omosessuali.
Oppure che vedano la famiglia messa in pericolo.
Oppure, in contesto teologico:
la convinzione che l’omosessualità non sia in armonia con l’ordine della creazione.
Quindi ci sono ancora queste sottili riserve.
Se ad esempio si pensa al carnevale, quando vengono fatte battute sul ministro degli esteri omosessuale, anche questo è un po’ al limite.
Qui si capisce già che molti la pensano ancora in maniera molto goffa e stupida e primitiva sull’omosessualità.


Non potrebbe anche essere il fatto che si trattava proprio di un calciatore ad aver suscitato tale eco?
Naturalmente, perché proprio un famoso calciatore viene molto idealizzato e si fa fatica a mettere in relazione l’omosessualità con una persona così idealizzata.
Tanto più se è uno sportivo:
in lui si concentra tutto ciò che si attribuisce alla virilità, cosa che spesso non si riesce a conciliare con l’omosessualità.

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Fonte:
“Qualcosa di normale” Wunibald Müller su omosessualità, Chiesa e caso Hitzlsperger
intervista a Wunibald Müller, a cura di Matthias Friebe
in “www.domradio.de” del 9 gennaio 2014 (traduzione: http://www.finesettimana.org)
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201401/140109mullerfriebe.pdf

http://www.domradio.de/nachrichten/2014-01-09/wunibald-mueller-ueber-homosexualitaet-kirche-und-den-fall-hitzlsperger
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Libri in italiano di Wunibald Müller
– L’ Arte di volersi bene – 2011
Soli, ma non in solitudine – 2007
http://www.edizionisanpaolo.it/autore/muller-wunibald_3180111.aspx

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Dal “Corriere della sera” on-line 09 gennaio 2014 :

Non è la prima volta che una stella dello sport fa coming out.

Appena un mese fa, Tom Daley, 19enne campione nei tuffi, disse di essere omosessuale.

L’anno scorso fu la volta di Robbie Rogers, 27 anni, centrocampista del Leeds.
«Mi domando cosa sarebbe accaduto se avessi annunciato che sono gay continuando a giocare», aveva detto l’ex calciatore.
«I tifosi allo stadio non me l’avrebbero fatta passare liscia.
E nel calcio ho incontrato allenatori che dicevano, “non passare la palla come un frocio”, per cui sono certo che non sarebbe stato facile».

In Germania, nel 2012, un giocatore della Bundesliga, intervistato dal magazine «Fluter»,
ammise sotto anonimato di essere costretto a nascondersi
Sono omosessuale, ma sono costretto a recitare ogni giorno», disse,
«se la mia sessualità diventasse pubblica non sarei al sicuro,
ma non so se sarò in grado di mantenere per tutta la carriera questa continua tensione fra il modello di giocatore eterosessuale e la possibile scoperta»).


Mondo cattolico e il coming out di Thomas Hitzlsperger


Il responsabile della pastorale sportiva della Conferenza Episcopale Tedesca Mons.Thomas Nonte,
ha elogiato il coming-out del calciatore cattolico Thomas Hitzlsperger ritenendo l’azione di Hitzlsperger coraggiosa e con un livello di onestà che non ci si può aspettare da tutti,


affermando che in Germania sia in campo politico, sociale ed ecclesiale ci sono già molti tentativi di creare una onesta accettazione di persone che vogliono vivere apertamente la propria omoaffettività.


In questo contesto ha fatto riferimento alla dichiarazione di Papa Francesco: “Chi sono io che posso giudicare?


P. Thomas ritiene che questo è uno stimolo per la pastorale e che l’omofobia turba ancora i rapporti umani nella nostra società e, naturalmente, nello sport.


P. Nonte è anche preoccupato per le possibili reazioni negative alla confessione di Hitzlsperger.


Il prete di Monaco ammonisce a non banalizzare tale confessione in un linguaggio volgare, parolacce e volgarità danneggiano sempre l’autostima dell’uomo.
Al contrario, solo una saggia formazione e coraggio morale avrebbe aiutato, come ha mostrato Hitzlsperger.


La Radio Vaticana, edizione in lingua tedesca, riprende l’intervista a Mons. Thomas Nonte,
da “Muenchner-kirchennachrichten.de”


Il portale “Katholisch Kirche in Deutschland” (katholisch.de) commenta:
Danke, Thomas Hitzlsperger

http://de.radiovaticana.va/news/2014/01/10/d:_sportpfarrer_hat_„hochachtung“_vor_hitzlsperger/ted-762769

http://www.muenchner-kirchennachrichten.de/meldung/article/sportpfarrer-hat-hochachtung-vor-hitzlsperger.html

http://www.domradio.de/themen/bischofskonferenz/2014-01-09/olympiapfarrer-outing-von-hitzlsperger-ermutigung-fuer-andere

http://www.welt.de/newsticker/sport-news/article123744724/Katholischer-Pfarrer-lobt-Hitzlsperger.html

http://www.focus.de/sport/mehrsport/national-katholischer-pfarrer-lobt-hitzlsperger_id_3529934.html

http://www.kna.de/webnews/kwn09/urn_newsml_kna.de_20130101_140109-89-00121-2.html

http://religion.orf.at/stories/2624621/

http://www.kna.de/webnews/kwn09/urn_newsml_kna.de_20130101_140109-89-00121-2.html

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Fonti:

http://www.zeit.de/sport/2014-01/thomas-hitzlsperger-homosexualitaet-fussball

http://www.zeit.de/sport/2012-09/hitzlsperger-homosexualitaet-schwul-everton

http://www.bz-berlin.de/sport/fussball/riesen-respekt-fuer-sein-mutiges-coming-out-article1786439.html

http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2014/01/08/news/hitzlsperger_coming_out-75402808/

http://www.corriere.it/sport/14_gennaio_08/hitzlsperger-l-ex-laziale-fa-coming-out-sono-gay-mai-facile-resistere-all-omofobia-spogliatoi-966b76ca-785a-11e3-8d51-efa365f924c5.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/08/germania-hitzlsperger-sono-gay-e-il-primo-calciatore-tedesco-a-fare-coming-out/835608/

http://www.lastampa.it/2014/01/08/sport/calcio/lex-laziale-thomas-hitzlsperger-fa-coming-out-sono-omosessuale-LFY7ad3YZ4gxn6ZDG563zI/pagina.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Hitzlsperger

Thomas Hitzlsperger and his girlfriend Inga Totzauer

Thomas Hitzlsperger e la sua compagna Inga Totzauer da cui si separò prima delle nozze nel luglio 2007

Mi sovviene quanto mi ha detto una persona due giorni fà:

« Questi froci, non hanno più il buon senso di nascondersi»