Tore Eikeland,
21 anni,
presidente del movimento giovanile provinciale socialdemocratico.
Aveva detto:
«Tocca a noi,
giovani eredi della democrazia ispirata ai principi di giustizia sociale,
tentare di rendere migliore il mondo
contro ogni movimento ultranazionalista e razzista».
E’ stato ucciso nella strage sull’isola di Utøya.
Questo volto simbolico,
questo pensiero,
era tra gli oggetti dell’odio di Anders Behring Breivik.
Uccidere il futuro,
uccidere la speranza nel mondo che viene,
questo è uccidere i giovani,
giovani socialdemocratici, che guardano al progresso,
questo ha fatto Anders Behring Breivik
in nome di una sua concezione
di razzismo
di anti-multiculturalismo,
di incapacità ad accettare le diversità nella societa’
di un suo cristianesimo duro e puro,
idee già in tanta parte di gente, persone,
che militano in formazioni politiche
nazionaliste, identitarie, integraliste, fondamentaliste.
Ecco alcuni giovani assassinati da Breivik:
Tore Ekenland, Sondre Dale, Emil Okkenhaug, Syvert Knudsen, Tarald Mjelde, Ismail Haji Ahmed, Simon Saebo, Gunnar Linaker, Johannes Buo, Hanne Kristine Fridtun, Anders Breivik Behring, Norvegia, Oslo, Utoeya, Utøya,
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