NON CI STO

Karol Wojtyła

Karol Wojtyła

NON ci sto a contrapposizioni ideologiche,
usando le persone che hanno dato la vita
per testimoniare Gesù, il vivente figlio di Di-o.

Oggi 1° maggio
nonostante l’antipaticissima campagna milionaria mediatica,
comunque
il popolo riconosce in Karol Wojtyła
una fama di santità
che il Vaticano gli concede per ora nel grado della beatificazione.

Ogni santo,
ha cercato di aderire al messaggio evangelico,
con la sua specifica umanità,
fattà di fragilità, povertà ed entusiasmi.

Non mi nascondo che dietro tanta richiesta da parte popolana
vi sia anche la voglia del “santo da miracoli” “il santo che fa la grazia a tutte l’ore”.

Il rischio si corre,
perchè lo si è corso sempre.

Trovo anticristiano
contrapporre figure di santi.

Oscar Romero,
già vive nella gloria della Resurrezione
al pari di Wojtyła.

Che al Vaticano non freghi nulla di Romero
non cambia la realtà.

Sono ambedue riconosciuti nella santità di vita
dal popolo cristiano.

E questo basta.

4 responses to this post.

  1. Posted by Franco Mella & R: on 1 Maggio 2011 at 07:45

    Se Oscar Romero, i cinque gesuiti di El Salvador, i benedettini uccisi in Algeria… vivono gia’ nella gloria della Resurrezione, perche’ chi di dovere non li fa santi da altare e non li addita a tutti come esempio?
    _____________________________-
    Incompiutezza – 1 maggio 2011 – 11:15
    Ma veramente caro Franco
    hai voglia di promuovere una guerra tra quanti vengono messi sugli arazzi della balconata di san Pietro e tutti gli altri santi?
    Ma veramente credi
    che il mio essere povero cristiano, il tuo essere cristiano,
    la vita dei cristiani in genere
    deve, ripeto deve, dipendere “da chi di dovere”?

    Abbiamo tante persone di cui ringrazio il Signore di avercele mandate ad illuminarci la vita,
    penso a Soeur Emmanuelle, l’Abbé Pierre, Sœur Teresita, Jean-Joseph Perrin, petites soeurs Magdeleine Hutin,
    ed ho citato soltanto alcuni.

    Caro Franco,
    tu mi insegni
    che l’agenda della santità,
    non la dà il vaticano,
    ma la storia personale tra Di-o e ogni uomo ed ogni donna, suora, prete, laico….

    Molta gente oggi è eccitata per l’evento globalizzato e mediatico della cerimonia del riconoscimento nei registri delle beatificazioni per Karol Wojtyła,
    io partecipo della gioia del popolo,
    questo non toglie nulla alla santità eroica
    di tutti gli altri che tanta parte di popolo cristiano e cattolico già riconosce come santi.

    Chissenefrega del registro delle beatificazioni e canonizzazioni del Vaticano.

    Caro Franco,
    io sono invitato a guardare oltre le meschinerie umane,
    anche se rimango perplesso che la domenica dopo il Giorno della Resurrezione
    le televisioni di mezzo mondo trasmettano continuamente l’immagine di una semplice bara
    che comunque richiama alla morte.

    Il Risorto è risorto, dopo l’assassinio,
    con un corpo,
    ha mangiato insieme ai suoi discepoli,
    non è rimasto in una tomba.

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  2. Posted by Rita & R: on 1 Maggio 2011 at 10:30

    Voi vivete di polemica o di pane?
    Possibile che non vi sia un solo gesto della Chiesa che incontri il vostro assenso?
    Che noia che barba, che barba che noia!
    ____________________________
    da Incompiutezza: 1 maggio 2011 – 11:40

    Ciao Rita.
    “voi”, “vostro” ma di chi scrivi?
    Vedi qualche organizzazione? magari criminale?
    Veramente tu hai visto della polemica nel mio post?
    Pensi che sia un post contro la Chiesa di Cristo o contro la Gerarchia Cattolica?
    Probabilmente avevi bisogno di esprimerti come al solito
    senza leggere il post. Certo non sei obbligata a leggerti alcunchè.

    Mi dai il permesso di argomentare?

    Se la cosa ti deve creare malumore,
    ci sono i blog dei Laudatores
    alcuni ne ho elencati persino tra i link “nulla salus extra ecclesiam”.

    Credo che ne saresti molto più edificata.

    Lodare è più semplice,
    argomentare lo è molto meno, richiede memoria, ricordo, buon senso, ragione, fiducia,
    soprattutto da chi è vissuto da sempre dentro la Chiesa Cattolica, vivendone tutte le fasi di cammino, tutte le dinamiche,
    e hanno ogni diritto di argomentare.
    Buon 1 maggio

    Rispondi

    • Posted by Rita & R: on 2 Maggio 2011 at 11:34

      Quando mai ti nego il permesso di argomentare?
      Ma le tue “argometazioni” sono freccette lanciate una dopo ‘altra, giorno dopo giorno, guardndo il tutto da un balcone abbastanza distante…
      Così appare a me.
      ______________________
      da Incompiutezza – 2 maggio 2011 – 17:40
      Cara Rita
      le mie argomentazioni sono riflessioni personali,
      non sono nè frecce, nè freccette,
      non sono su un balcone,
      ma vivo nel mio quartiere romano,
      vivo nella mia parrocchia romana,
      e parlo realmente e non virtualmente con le persone.

      Poi
      rifletto a voce alta in questo mondo virtuale,
      senza obbligare nessuno a condividere le mie riflessioni,
      ma chi vuole può argomentare,
      cosa che ai convertiti è molto difficile
      perchè hanno fatto una semplicissima scelta di campo,
      la fede
      come una sorta di scelta ideologica
      dove nulla è discutibile.

      Nella umanità
      tutto è discutibile, criticabile, argomentabile,
      l’uomo, dio, il papa, la mamma, e la madonna.

      I miei tabù sono:
      l’omicidio,
      la pedofilia,
      l’affetto di una coppia che non va divisa,
      il furto con tutte le varie accezioni che si desiderano obliare.

      Il resto
      è tutta cultura e tradizione umana.

      Quello che appare a te
      non è la mia realtà di vita.

  3. Posted by Michele on 2 Maggio 2011 at 08:36

    “Lodare è più semplice,
    argomentare lo è molto meno”
    Sono d’accordo con te! A patto che l’argomentazione non vada troppo a fondo: altrimenti emergerebbe quanto si è rivelata dannosa la chiesa cattolica per la felicità e il benessere degli esseri umani.

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